Agcom: non solo Chiara Ferragni, occhio anche a pubblicità azzardo, serve educazione
Il commissario AgCom Capitanio commenta i recenti casi di attualità: dalla multa di Antitrust alle società di Chiara Ferragni e l’azienda Balocco alle sanzioni ricevute da Meta, Youtube e Twitch da parte dell'Autorità delle Comunicazioni.
Il caso Ferragni-Balocco “ha evidenziato innanzitutto che i messaggi che vengono veicolati sulla Rete spesso non corrispondono alla realtà dei fatti e quindi è necessario invocare il maggior rispetto delle regole della trasparenza da chi questi messaggi li diffonde”. “Sicuramente le sanzioni sono necessarie”, ma serve anche “molta educazione digitale”. Parola del Commissario AgCom Massimiliano Capitanio che torna a pronunciarsi (anche) sul caso delle violazioni delle norme sulla pubblicità del gioco d’azzardo, commentando i recenti casi che hanno visto protagonista – in negativo – l’influencer Chiara Ferragni e il noto brand di panettoni.
Del resto, già lo scorso 13 luglio l’Autorità garante delle comunicazioni aveva avviato una consultazione pubblica per disciplinare il comportamento dei creator che si rivolgono al pubblico italiano, spiegando che questo tutelerà in primo luogo gli stessi influencer. In tali nuovi ecosistemi della comunicazione è fondamentale anche il ruolo dell'informazione. “L'accesso ai media ci impone un filtro e una verifica costante delle notizie che vengono veicolate, per distinguere una notizia veritiera da una che serve a creare un contesto di marketing". La sfida dell'intelligenza artificiale, che si sta avvicinando al giornalismo, da una parte può portare benefici legati alla ricerca di informazione e alla elaborazione semplificata dei contenuti. Ma presenta anche delle criticità, come la corretta "attribuzione delle responsabilità di un contenuto". Fondamentale inoltre "poter risalire alla paternità dell'autore”, spiega Capitanio, e tutelare pluralismo e copyright. La recente introduzione dello scudo anti-pirateria, il Piracy Shield, rientra nella necessità di “garantire una Rete che sia per tutti accessibile, sicura, legale”. Consiste nella possibilità di disabilitare, in brevissimo tempo, siti pirata che trasmettono contenuti sportivi, ma anche contenuti audiovisivi, fiction, eventi live. Attività illecite che provocano un danno enorme all''economia del paese, oltre che “un danno culturale quasi irreversibile”.
Nelle ultime settimane, però, come noto, sono state erogate dalla stessa AgCom anche pesanti sanzioni - per quasi 10 milioni di euro complessivi - nei confronti di Meta, Youtube e Twitch, perché “venivano veicolati dei messaggi relativi al gioco d'azzardo che come sappiamo è una pratica assolutamente vietata per il Decreto dignità”. Il concetto che sta passando è che “si va verso una maggiore responsabilizzazione dei contenuti che circolane nella Rete, sia da parte della piattaforma che da parte dei produttori dei contenuti”.