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Alesse (Adm): 'Gioco online, auspicabile pubblicazione del bando entro aprile'

30 gennaio 2024 - 11:42

Il direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, detta i tempi per il bando sul gioco online e per il fisico assicura che presto saranno avviati i lavori per l'accordo con le autonomie locali.

Scritto da Redazione
Nella foto: il direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse © Adm

Nella foto: il direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse © Adm

“Da troppo tempo le concessioni sono oggetto di continua proroga per l'impossibilità di effettuare le gare attraverso procedure ad evidenza pubblica. Occorre procedere all'indizione delle gare per la raccolta del gioco tramite apparecchi da intrattenimento, per le scommesse, il bingo, il lotto. Per tutti i giochi su rete fisica, però, sarà necessario aspettare l'accordo con le autonomie locali, per il quale saranno prestissimo avviati i lavori. Diversa è la questione del gioco online. Il processo è avviato ed è a buon punto. È stato approvato dal Governo (in prima lettura, Ndr) il primo decreto legislativo in materia. È auspicabile che entro il primo quadrimestre più dell'anno si possa procedere alla pubblicazione del bando. La gara non prevede un limite di concessioni da rilasciare ma fissa requisiti soggettivi e di onorabilità rigorosi. Attualmente i concessionari on line sono 92, la nuova gara vedrebbe la partecipazione di circa 50/60 operatori, anche esteri”.

A fornire cifre e tempistiche sul riordino del gioco, in primis online, è il direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, in un'intervista ad Italia oggi.

 

A proposito del riordino, come già fatto in occasione dell'intervista rilasciata a GiocoNews, Alesse sottolinea che “la materia del gioco pubblico non è mai stata disciplinata in modo complessivo. Da anni si avvertiva l'esigenza di intervenire con un progetto di riforma che coniugasse l'esigenza dell'ordine pubblico, nonché della tutela della salute dei giocatori, con la garanzia del gettito erariale e degli investimenti degli operatori. Un bilanciamento tra aspetti diversi di non facile realizzazione.

Tra le novità della riforma c'è l'obbligo di concertazione fra Stato, Regioni ed Enti locali per la pianificazione sul territorio dei punti di offerta del gioco.

In secondo luogo, viene potenziato il contrasto al gioco illegale e alle infiltrazioni criminali con il rafforzamento della disciplina sulla trasparenza degli operatori. S'introducono, infine, misure a garanzia dei soggetti più fragili per prevenire i disturbi da gioco”.

 

In tema di gioco illegale, il direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli fa il punto sui mancati incassi dello Stato: “Spesso si quantifica in 20 miliardi il mercato dei giochi che non è controllato dallo Stato e di questi circa i due terzi riguardano il gioco a distanza. A questo proposito, le riforme organizzative dell'Agenzia, nonché le opportunità della delega fiscale, comporteranno una migliore conoscenza del territorio da parte dei nostri funzionari, che avranno maggior capacità di contrasto nei confronti delle reti fisiche illegali anche grazie all'attività di controllo svolta con le forze di polizia. Nel gioco a distanza sfrutteremo le nuove tecnologie come l'Intelligenza artificiale, solo questo mese abbiamo inibito 174 siti”.
 

Un punto particolarmente caro ad Alesse è poi la riorganizzazione dell'Agenzia, avviata fin dagli inizi del suo mandato. “L'Agenzia è stata già riformata nelle sue strutture centrali. Ora tocca al territorio. La riforma condurrà alla fusione sul piano operativo di due Amministrazioni di rilievo nazionale, quella dell'Agenzia delle dogane con quella dell'Amministrazione dei monopoli di Stato. Lo si sarebbe dovuto fare nel 2012, dopo l'approvazione del decreto-legge n. 95, ma da allora nulla è stato fatto. I suoi capisaldi sono essenzialmente quattro. Il primo riguarda la revisione del modello organizzativo locale dell'Agenzia nell'ottica del superamento della suddivisione degli uffici per materie, in modo che tutti i nostri dipendenti siano chiamati a gestire l'attività in una logica di osmosi professionale. Il secondo poggia su una digitalizzazione sempre più efficace dei servizi al cittadino. Il terzo caposaldo è rappresentato da un contrasto più efficace all'illegalità. Il quarto è finalizzato a garantire controlli più veloci per garantire al tessuto produttivo scambi commerciali certi e tempestivi”.

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