Ancona: Comune, Regione e Cnr preparano sondaggio sul Gap
Lo studio raccoglierà informazioni epidemiologiche e sociali sulla diffusione del gioco d’azzardo nella regione Marche.
Scritto da Redazione
Foto di Tina Kuper (Unsplash)
Il Comune di Ancona, in collaborazione con l’Istituto di Fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche e con Ars Marche, avvia lo studio Gaps Marche, per comprendere meglio il fenomeno del gioco d’azzardo nella comunità e raccogliere dati utili per sviluppare misure preventive più efficaci.
Uno specifico questionario, nei prossimi giorni, sarà inviato a un campione selezionato di cittadini che potrà essere compilato sia in formato cartaceo sia online, garantendo la massima comodità per i partecipanti. La partecipazione è completamente volontaria e anonima, con partecipanti che sono stati estratti casualmente dalle liste anagrafiche comunali, e le informazioni fornite saranno di grande rilevanza per delineare un quadro regionale dettagliato sul gioco d’azzardo, identificando eventuali tendenze preoccupanti e migliorando la capacità di intervento delle autorità locali. Lo studio è un follow-up della rilevazione condotta nel 2018, con l’obiettivo di monitorare l’evoluzione del fenomeno e valutare eventuali cambiamenti nei comportamenti di gioco.
I risultati saranno utilizzati esclusivamente per pianificare al meglio i servizi a supporto dei cittadini.
Il gioco d’azzardo patologico, d'altronde, sembra essere in crescita nella nostra regione Marche, costituendo un motivo di crescente preoccupazione per la salute pubblica. Nel 2023, secondo il Forum delle associazioni familiari delle Marche, il 37 percento di ragazzi in età compresa fra i 14 ed i 19 anni lo avrebbe già praticato almeno una volta.
“Invitiamo tutti i cittadini che riceveranno, a sorteggio, questo questionario", spiega l’assessore al Welfare Manuela Caucci, "all’importante studio Gaps Marche, un’indagine regionale sulle abitudini e opinioni dei cittadini sul tema del gioco d’azzardo, condotto a livello nazionale, per aiutarci a conoscere la diffusione di questa scorretta abitudine, prevenendo i rischi associati”.