Beccalossi: 'Riordino giochi, trovare accordo su distanze'
L'assessore lombardo Viviana Beccalossi torna sul riordino dei giochi in Conferenza unificata, a margine di un convegno del Cnr sul Gap, e difende legge regionale.
Roma - "Speriamo che nella prossima Conferenza unificata di fine luglio, il tema del gioco sia affrontato. Da circa un paio di mesi la tematica non è stata più inserita all'ordine del giorno e non sono stati fatti passi in avanti, con la questione delle distanze lasciata alla mercé dei singoli sindaci, mentre noi contestiamo i 50 metri obbligatori e i 150 metri facoltativi. Non siamo d'accordo poi sui luoghi sensibili, che vanno specificati meglio. Scuole cosa vuol dire? I Sert vanno benissimo, ma l'elenco proposto dal Governo è un po' troppo corto. Vanno aggiunti almeno i centri di aggregazione giovanile e quelli per gli anziani".
Lo afferma Viviana Beccalossi, assessore al Territorio di Regione Lombardia, a margine del convegno "Gioco d'azzardo patologico - Gap, dalla neurobiologia sperimentale alla clinica" organizzato dall'Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche a Roma, martedì 4 luglio, nell'ambito del progetto NeuroGap, finanziato dal Dipartimento delle politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, per la creazione di una rete nazionale e istituzionale di ricerca sul gioco d’azzardo patologico e per l’attivazione e la promozione di studi sul gioco d’azzardo nell’ambito delle neuroscienze, delle scienze del comportamento e sociali.
Sulle dichiarazioni di Angelo Ciocca, che pochi giorni fa aveva ipotizzato un "ritocco" della normativa lombarda sul Gap, Beccalossi sottolinea: "Vorrei specificare che è un europarlamentare e non ha voce in capitolo sulla legge lombarda. Le sue dichiarazioni mi hanno molto sorpreso e non condivido quello che ha detto". Sicuramente "sull'occupazione del settore si troverà una soluzione. Ho grande rispetto per questo settore e per chi ci lavora, ma gli operatori sono meno rispetto ad altri comparti che sono in crisi. La commissione Antimafia ha messo in risalto come i rischi di infiltrazione nel settore del gioco siano alti e quindi vedremo come il Governo intenderà agire, noi siamo pronti a sederci a un tavolo di confronto".