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Black list gioco illegale, la prima volta della Francia (e i dati sull'Italia)

16 marzo 2023 - 11:23

Se la Francia pubblica la prima black list dei siti di gioco illegali, in Italia e Svizzera il tema è al centro del dibattito e delle regole già da tempo. Vediamo gli ultimi sviluppi.

Scritto da Fm
© Flickr

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In Italia la black list dei siti di gioco illegali stilata dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli è ormai un "classico", con aggiornamenti costanti.
Ma appena fuori dei nostri confini, precisamente in Francia, rappresenta una novità
, in virtù della legge volta a democratizzare lo sport, promulgata nel marzo 2022.
Nell'ultimo anno, infatti, il regolatore Anj -  Autorité nationale des jeux ha avuto per la prima volta il potere di bloccare e cancellare i siti web illeciti. Ora, per consentire ai giocatori di identificarli meglio, pubblica la lista di quelli sottoposti a blocco amministrativo: 152 fino ad oggi.

In Francia, il gioco online legale è offerto da 17 operatori autorizzati e da un operatore che detiene il monopolio della lotteria (la Francaise des jeux). Gli altri sono illegali, in primis quelli che offrono casinò games, visto che nessuna licenza di casinò può essere concessa in base al quadro giuridico in vigore.

Ma quali sono i rischi a cui si espone chi viola le regole? A ricordarli è proprio l'Anj: raccolta di dati personali; frode nei pagamenti; installazione di programmi informatici dannosi sul computer o sul telefono cellulare all'insaputa del giocatore; frequenti mancati pagamenti delle vincite; assenza di qualsiasi misura per prevenire il gioco d'azzardo eccessivo e il gioco d'azzardo dei minorenni; totale assenza di ricorso legale in caso di controversia con il sito.
 

La nuova legge francese ha rafforzato i mezzi d'azione dell'Autorità nazionale del gioco d'azzardo nel campo della lotta agli illeciti, sostituendo la procedura legale per il blocco dei siti di gioco illegali con una procedura di blocco amministrativo. Nonostante gli sforzi dei magistrati della Corte di giustizia di Parigi, per facilitare il processo, tra il momento in cui è stato individuato un sito illegale e il momento in cui il giudice ha emesso la sua decisione di blocco è trascorso solitamente un periodo da 4 a 6 mesi.

D'ora in poi, il presidente dell'Anj può, sotto il controllo del giudice amministrativo, prescrivere ai fornitori di accesso a Internet francesi di bloccare l'accesso ai siti che propongono un'offerta illegale di gioco d'azzardo e ai siti che fanno pubblicità.
Dopo una diffida indirizzata all'editore e all'host di un sito illegale, rimasta senza risposta per 5 giorni e in assenza di ritiro volontario del contenuto illegale, il presidente dell'Autorità nazionale del gioco può ordinare, da un lato, di fornitori di servizi Internet di adottare qualsiasi misura utile per bloccare l'accesso a questi contenuti sul territorio francese e, d'altra parte, ai motori di ricerca e alle directory, per rimuoverli.

Il 13 giugno 2022 è stato emesso il primo ordine amministrativo di blocco e delisting firmato dal presidente dell'Anj.

 La pubblicazione della blacklist dei siti di gioco illegali però non è un tema così "pacifico" come potrebbe apparentemente sembrare.
In Svizzera ad esempio è finito al centro del dibattito politico nel Consiglio federale elvetico, 
dove la consigliera Isabelle Chassot ha chiesto una valutazione della legge sul gioco online e, in particolare, se il blocco dei siti non autorizzati sia una misura sufficientemente efficace.
Il Consiglio federale assicura che "Il Dipartimento federale di giustizia e polizia effettuerà una valutazione della legge sul gioco in denaro" e sottolinea "che dall'entrata in vigore della legge, nel 2019, gli operatori più importanti dell'offerta illegale di gioco d'azzardo online sono stati bloccati o si sono ritirati dal mercato svizzero" così come è accaduto ad alcuni grandi player delle scommesse sportive.  "L'obiettivo - si legge nella risposta all'interpellanza di Isabelle Chassot - non è quello di garantire un'efficienza al 100 percento, ma di guidare il giocatore comune in Svizzera verso l'offerta legale del gioco d'azzardo".

Chassot, nella sua replica, ricorda che "anche gli Stati europei confinanti con la Svizzera stanno affrontando le stesse sfide del nostro Paese, con successi diversi nella loro lotta contro il gioco d'azzardo illegale", prendendo ad esempio il Belgio, dove la commissione sui giochi "procede all'invio di diffide 'amichevoli' in cui richiama l'ordinamento giuridico vigente e concede un breve termine per porre fine alla situazione illecita". Così "gli operatori stranieri di siti illegali sono invitati a rendere il proprio sito immediatamente inaccessibile ai giocatori belgi. Non riuscendo a soddisfare questo avviso formale entro due settimane, viene avviata una procedura. Questa procedura amichevole ha il pregio di essere molto più rapida ed efficiente della procedura normale, in quanto è possibile rendere inaccessibili ai giocatori belgi più siti illegali di quanto non avvenga in Svizzera".
Francia e Danimarca, dal canto loro, conclude la consigliera, "si stanno attivamente attivando per collaborare con i regolatori dei Paesi ospitanti e gli operatori illegali - tra questi, va detto, il principale è Malta -, al fine di facilitare accordi amichevoli che rendano inaccessibili i siti ai loro concittadini". 

E in Italia a che punto siamo? L'ultimo aggiornamento della blacklist di Adm risale al 3 marzo 2023, con l'inibizione di 56 siti, cifra che porta il numero complessivo dei domini non autorizzati a offire gioco online nel nostro Paese a 9.505.
Anche da noi il tema torna spesso alla ribalta, sia recentemente, con la diffusione di un'informativa del ministero delle Imprese e del made in Italy (in collaborazione con Adm) sull'inibizione di siti internet che offrono gioco illegale, sia fra il 2021 e il 2022, quando le ricerche dell’osservatorio Luiss Business School e Ipsos evidenziarono che  molti giocatori utilizzano canali privi di licenza senza esserne consapevoli.

Ricordiamo qualche dato, a titolo esemplificativo: "Solo il 44 percento dei giocatori illegali online verifica che sui siti ci sia il simbolo dei Monopoli (47 percento tra il totale dei giocatori), gli altri si affidano alle recensioni (39 percento vs 42 percento del totale) e al consiglio di conoscenti o amici (41 percento vs 30 percento del totale).
Del resto gli stessi simboli sono poco noti, ad esempio quello di Adm è conosciuto solo dal 48 percento dei giocatori illegali online (55 percento del totale dei giocatori online).
Il giudizio sul gioco illegale denota una certa indulgenza da parte di molti giocatori: solo 2 italiani su 3 ritengono che si possano avere problemi con la legge, percentuale che scende a 1 su 2 tra i giocatori illegali.
Soprattutto una parte di essi, di poco superiore al 20 percento, ritiene che il gioco illegale non sia dannoso: è una possibilità in più per giocare. A riprova di questo, il 22 percento di chi lo pratica, giudica il gioco illegale come attività tollerata per cui non dannosa. Tutto sommato è un modo in più per divertirsi che non genera effetti negativi, anzi aiuta a tenere i soldi ‘sul proprio territorio’ (23 percento)".

A dimostrazione del fatto che c'è ancora un po' di strada da fare, e di quanto sia importante informare sulle differenze fra gioco legale e illegale.
 

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