skin

Cera (Città metropolitana Torino): 'Amministratore di sostegno fondamentale per recupero giocatore'

27 gennaio 2024 - 11:41

Valentina Cera, consigliera della Città metropolitana di Torino, evidenzia il ruolo dell'amministratore di sostegno nel recupero della posizione economica del giocatore.

Scritto da Redazione
@ pagina Facebook Valentina Cera

@ pagina Facebook Valentina Cera

“L’amministratore di sostegno per adulti particolarmente fragili deve fare un passo in più, sapendo che il ruolo dell’amministratore di sostegno deve andare di pari passo con il percorso terapeutico, il progetto di vita e le procedure per ricostruire la posizione economica di chi è un giocatore d’azzardo”. Questo, quanto affermato dalla consigliera alle politiche sociali della Città metropolitana di Torino Valentina Cera, nel suo saluto al convegno dal titolo “Amministrazione di sostegno e gioco d’azzardo patologico: sgarbugliare l’ingarbugliato", organizzato appunto dalla Città metropolitana di Torino in collaborazione con il progetto regionale Sgarbuglio, lo sportello finanziato attraverso il Piano per il contrasto al gioco d’azzardo patologico e rivolto ai pazienti residenti nel territorio dell’AslTo3 e nell’intera area metropolitana.

Come si spiega in una nota, sul gioco d’azzardo, come su altre criticità delle persone fragili che necessitano l’intervento di un amministratore di sostegno, la Città metropolitana di Torino lavora da anni, sia a partire dall’esperienza dell’Ufficio di pubblica tutela, che, in raccordo con i giudici tutelari e i servizi socio-assistenziali e sanitari del territorio, cura dal 2007 con la propria azione la miglior presa in carico delle persone sottoposte a misure di protezione giuridica valorizzandone le autonome residue, sia con lo Sportello sul sovraindebitamento, che offre alle persone con gravi situazioni debitorie la possibilità di essere orientate gratuitamente sugli strumenti di legge e sui progetti esistenti per affrontare quei momenti critici che possono compromettere economicamente ed emotivamente la vita personale e familiare di molte persone.

A questo percorso si aggiunge l’adesione al progetto Sgarbuglio, coordinato dall’Asl To3 : “L’esistenza dello sportello del progetto Sgarbuglio presso la nostra sede istituzionale” spiega ancora Valentina Cera “rappresenta un modo per ridurre lo stigma verso la persona che, a causa della propria dipendenza, mette in difficoltà economiche il proprio nucleo familiare: un luogo neutro che agevola quel rapporto di fiducia che diventa fondamentale quando una persona deve lavorare su se stessa e scegliere di affrontare, anche con l’apertura di una misura di protezione, le proprie debolezze”.

Altri articoli su

Articoli correlati