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Cna e Mettiamoci in gioco: 'Cambio di rotta nella regolamentazione'

14 giugno 2025 - 10:35

I relatori del convegno organizzato da Consulta nazionale antiusura e 'Mettiamoci in gioco' lanciano un appello al Governo.

Scritto da Redazione
I relatori del convegno organizzato dalla Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II onlus e dalla campagna nazionale “Mettiamoci in gioco”

I relatori del convegno organizzato dalla Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II onlus e dalla campagna nazionale “Mettiamoci in gioco”

Sono stati tanti e variegati gli interventi che si sono succeduti al convegno "Vince l'azzardo, perdono i cittadini", organizzato ieri 13 giugno a Bologna, dalla Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II onlus e dalla campagna nazionale “Mettiamoci in gioco”.

Da tutti però è emerso un appello comune per un cambio di rotta decisivo nella regolamentazione del gioco con vincita in denaro, con norme chiare, a tutela innanzitutto della salute dei cittadini. Con un invito a mantenere la potestà regolamentare di Comuni e Regioni e il divieto di pubblicità al gioco.

Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana e presidente della Fondazione antiusura Salus Populi Romani, ad esempio ha sottolineato l'importanza di agire non solo sull'offerta, ma anche sulla domanda, di capire “perché si scommette” e agire di conseguenza per prevenire la dipendenza patologica dal gioco.

Al convegno ha preso parte il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, che ha ringraziato la Consulta nazionale antiusura, la campagna “Mettiamoci in gioco" e le Caritas  per la loro "insistenza e determinazione" contro ogni resistenza, assicurando la "vicinanza della Chiesa".

Luciano Gualzetti, presidente della Consulta nazionale anti-usura, ha ribadito la necessità di un'alleanza forte fra le varie voci della società civile e religiosa; poi ha sottolineato che il gioco non è una "mera questione economica", ma è "una questione sociale, educativa e sanitaria”.

Don Armando Zappolini, portavoce nazionale di “Mettiamoci in gioco”, ha denunciato la "mancanza di interlocuzione" da parte dell'attuale Governo, che ha vanificato i progressi come l'abolizione della pubblicità e l'obbligo della tessera sanitaria per l'accesso ai siti online, portando all'eliminazione dell'osservatorio sulla salute. Don Zappolini ha ribadito la necessità di "buttare sui territori, sulla gente, sulle comunità, le associazioni" le forze per un impegno capillare.

Il convegno ha visto la partecipazione di figure di rilievo come Giulia Sarti (delegata alla legalità democratica e lotta alle mafie per Bologna e città metropolitana), Caterina Pozzi (moderatrice-presidente nazionale Cnca), Massimo Masetti (referente di Avviso pubblico sul tema dell'azzardo), Emiliano Manfredonia (presidente nazionale Acli) e Daniela Barbaresi (segretario nazionale confederale Cgil), uniti nell'urgente richiesta di un impegno concreto e un cambio di rotta da parte dello Stato per proteggere la salute pubblica e i cittadini più vulnerabili.

 

 

 

 

 

 

 

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