Faggiani (Osservatorio gioco Lazio): 'Riordino, sintesi condivisa è possibile'
Domenico Faggiani (Osservatorio gioco Lazio) crede nel riordino del comparto fisico, poiché 'sui principi e criteri direttivi c’è sostanziale unanimità di posizioni'.
Scritto da Redazione
Domenico Faggiani, membro dell'Osservatorio regionale del Lazio sul fenomeno del gioco d’azzardo
“Dei 24 mesi di tempo concessi al Governo per esercitare la delega, ne restano soltanto sette. È pur vero che nel nostro Paese è capitato tante volte che il Governo non abbia rispettato i termini per esercitare una delega ed il Parlamento sia stato costretto ad intervenire, con legge, per concedere una proroga; in questo caso però, e per tutta una serie molto ampia di ragioni, non credo che ciò possa accadere.”
Ne è convinto Domenico Faggiani, membro dell'Osservatorio regionale del Lazio sul fenomeno del gioco d'azzardo, in un approfondimento che fa il punto sull'avanzamento dei lavori per il riordino del gioco fisico e in attesa della bozza di decreto legislativo che entro la fine di febbraio dovrebbero presentare il ministero dell'Economia e delle finanze e i tecnici dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli.
Bozza di decreto che è il frutto dei lavori portati avanti dal tavolo tecnico sul riordino che riunisce i rappresentanti delle Regioni e del Mef attivo dagli inizi del 2024.
A tal proposito Faggiani rimarca: “Nei circa dieci mesi di attività il tavolo tecnico ha sicuramente svolto un importante ruolo come sede di ascolto e di confronto, stante la complessità della materia.
Le posizioni, anche all’interno delle Regioni, erano e rimangono piuttosto distanti tra loro, ma sul tavolo ci sono proposte che consentono di trovare una sintesi condivisa, partendo dal presupposto che sui principi e criteri direttivi del riordino c’è una sostanziale unanimità di posizioni.
Il lavoro da fare è ancora molto, anche perché una volta pubblicato il decreto legislativo di riordino del gioco fisico, sarà necessario che le Regioni e le Province autonome rivedano le rispettive normative; tuttavia, l’inizio di questo nuovo anno, per tutto il settore, può essere accolto con una certa fiducia”.