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G20 policy monitor, Minenna (Adm): 'Gioco, discutere di governance e modello fiscale'

13 dicembre 2022 - 12:00

Alla presentazione del G20 policy monitor, Minenna (Adm) ricorda che il gioco pubblico italiano è uno dei sistemi più avanzati d'Europa ed oltre. Focus sulla dimensione sociale dell'Agenzia, con il bando per il Terzo settore supportato anche da operatori del gaming.

Scritto da Redazione
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"L'Italia può vantare uno dei sistemi più avanzati in Europa e forse anche oltre. Un settore ora legale, ma che per molti anni è stato 'proibito', non regolato dallo Stato".
Ad evidenziarlo una volta di più, parlando di gioco pubblico, è il direttore generale dell'Agenzia accise, dogane e monopoli, Marcello Minenna, alla presentazione del G20 policy monitor tenutasi a Roma oggi, martedì 13 dicembre, alla Camera dei deputati, nell’Aula del Palazzo dei gruppi parlamentari.


Il G20 policy monitor è un Rapporto che confronta la regolamentazione e la vigilanza nei settori delle accise, dogane e dei monopoli di Stato nel G20 - composto da 19 delle più grandi economie del mondo più l'Unione europea - e rappresenta uno strumento utile al decisore politico per identificare le best practices in uso agli altri Paesi e definire così il migliore assetto istituzionale.

Minenna nel suo intervento rileva che "il modello italiano è quello dell'amministrazione unica; altri Paesi invece hanno una regolamentazione differente. Non tutti hanno affidato all'amministrazione doganale questa funzione, ci sono altri esempi in cui si è pensato di portare l'accisa non armonizzata in un ente ad hoc: questo è il caso più comune, probabilmente più legato a come, nel tempo, questo settore è stato disciplinato".


Parlando di tassazione per il gioco, il Dg mette in luce il "modello italo-francese con fiscalità mista, 'figlia' del regime concessorio, che tassa sia la vincita che il gestore. La gran parte dei Paesi hanno scelto un regime di accisa non armonizzata, poi esistono anche alcune soluzioni differenti - molto sporadiche - con una tassazione con modalità di imposta indiretta".
Quindi "discutere di governance includerebbe a monte discutere di quale modello fiscale si vuole definire per questo settore".


L'importanza della "dimensione sociale", della collaborazione fra i portatori d'interesse - fra i quali si annoverano anche gli operatori del gioco - e il Terzo settore sono al centro della seconda parte dell'intervento del direttore generale dell'Agenzia accise, dogane e monopoli.

Minenna sottolinea come la progettualità sia "uno dei pilastri della prospettiva sociale dell'Agenzia", ricordando il bando pubblico "Dimensione sociale Adm" in cui gli enti del Terzo settore sono stati sollecitati a presentare dei progetti: "progetti che non può finanziare l'Agenzia", ma i settori produttivi, i portatori di interesse - oltre 400mila - dei settori sui quali l'Agenzia vigila. Compreso il gioco quindi, come testimoniato dalla consegna degli attestati a società quali Admiral gaming network, International game technology,  Lottomatica, Sisal e Snaitech.

"Il Primo settore è lo Stato, il Secondo sono realtà che operano nel sistema-Paese, il Terzo è il punto di contatto fra i primi due settori e la società civile.
A nostro avviso, lo Stato si deve fare parte parte attiva per avvicinare il Secondo al Terzo settore.
Adm lo scorso anno ha pubblicato un bando che ha avuto un'ottima risposta dal terzo settore, poi noi abbiamo presentato queste inziative ai portatori di interesse e abbiamo chiesto una mano ai settori produttivi che regoliamo, raccogliendo 350mila euro", evidenzia il direttore generale.
"Entro la metà del gennaio 2023 pubblicheremo un nuovo bando, un elemento costitutivo della nostra pubblica amministrazione".

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