Gap, Comune Oristano segue piano regionale: 'Puntare su prevenzione'
Il Comune di Oristano aderisce al piano di contrasto al gioco patologico promosso dalla Regione Sardegna, in applicazione della legge 11 del 2018.
Scritto da Redazione
“Entrare nel gorgo è facile, uscirne è difficile e riuscire a liberarsi del demone senza un aiuto esterno è una vera impresa ai limiti del possibile, e per questo è bene mettersi nelle mani di esperti: psichiatri, psicologi, educatori, che assieme al ‘giocatore’ troveranno la strada giusta. L’assessorato ai Servizi sociali provvederà a mettere in contatto con l’Equipe Gap le persone che decideranno di intraprendere questo percorso”.
Queste le parole con cui l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Oristano, Carmen Murru, sottolinea l'obiettivo della decisione presa dalla Giunta della città sarda di aderire al piano di contrasto al gioco patologico promosso dalla Regione, in applicazione della legge 11 del 2018.
Con una delibera, proposta da Murru insieme con l'assessore alla Cultura Massimiliano Sanna, il Comune ha infatti ha dato la propria disponibilità per affiancare, per quanto di propria competenza, l’opera che l’Equipe regionale Gap sta già portando avanti su tutto il territorio.
Ma la collaborazione fra l’Equipe Gap locale di Oristano, che ha sede al SerD di Via Casula e Comune nasce anche dalla necessità di prevenire la diffusione del fenomeno, soprattutto fra i giovani: “La scuola è il terreno ideale per diffondere la consapevolezza dei rischi che il gioco comporta – afferma l’assessore Massimiliano Sanna, che ha la delega alla Pubblica Istruzione – e l’idea nata dagli incontri con le psicologhe M. Lucia Cogoni e Eleonora Sanna, dell’Equipe del Piano regionale, è quella di organizzare incontri con i giovani finalizzati a far conoscere il fenomeno della dipendenza dal gioco d’azzardo e i pericoli che si celano dietro quello che le pubblicità fanno credere che sia un semplice divertimento, ma che nella realtà si rivelano pozzi senza fondo dove le speranze di facili guadagni si perdono assieme alla serenità”.
Il responsabile scientifico del progetto, intitolato “Non giocarti la vita”, è Graziella Boi, direttore del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze Zona Sud e direttore del Centro per il trattamento dei disturbi psichiatrici correlati ad alcol e gioco patologico. Il progetto, attivo su tutto il territorio regionale, viene svolto da équipe dedicate multidisciplinari all’interno dei SerD.