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Gioco illegale: 17 bische a Prato, 56mila euro di sanzioni a Catania

05 maggio 2025 - 09:48

Da Prato a Crotone, passando per Catania, le cronache delle forze dell'ordine si occupano ancora di gioco illegale, parlando di bische, di apparecchi non autorizzati o accesi fuori orario.

Scritto da redazione
©  Polizia di Stato - Sito ufficiale

© Polizia di Stato - Sito ufficiale

Prato, Catania e Crotone, sono le tre città protagoniste degli ultimi casi di cronaca riguardanti il gioco illegale, secondo quanto si legge in alcune note stampa diffuse da Procura della Repubblica e Polizia di Stato nelle ultime ore.

Cominciamo da Prato, dove, secondo quanto si legge in una nota firmata dal procuratore capo Luca Tescaroli, dal 2024 ad oggi sono state scoperte 17 bische, con il sequestro di 750mila euro complessivi, poi versati al Fondo unico giustizia, e il coinvolgimento di 160 persone fra giocatori e organizzatori di partite a pai gow e mahjong, giochi d'azzardo di origine cinese vietati in Italia, e scommesse illegali su larga scala.

"Le iniziative - spiega Tescaroli - si collocano nel quadro di una ben individuata strategia funzionale a contrastare il fenomeno particolarmente radicato nel distretto pratese, uno dei più importanti del Paese, capace di generare consistenti flussi di denaro sommerso, come si può cogliere da una visione unitaria e organica, derivante dalla ricostruzione degli esiti investigativi sinora effettuati".

A CATANIA SEQUESTRATE 5 SLOT MACHINE, SANZIONI PER 56 MILA EURO - Ha allestito una sala giochi in modo del tutto abusivo, installando pure cinque slot machine, senza alcuna autorizzazione. A scoprire l’illecita attività realizzata da un catanese è stata la Polizia di Stato, nell’ambito delle attività di contrasto al gioco illegale.

Nei giorni scorsi, si legge in una nota della Questura del capoluogo etneo, “gli agenti della polizia amministrativa e sociale hanno controllato un locale, rilevando la mancanza di qualsiasi provvedimento autorizzatorio per lo svolgimento dell’attività. Durante le verifiche all’interno della sala giochi abusiva, ai poliziotti non è sfuggita l’installazione di 5 slot machine non consentite e sprovviste di autorizzazione e, pertanto, sottoposte a sequestro.

Alla luce delle violazioni del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, al gestore sono state comminate sanzioni amministrative per 56 mila euro. Nelle fasi dei controlli, i poliziotti della Pas hanno identificato due persone, impegnate proprio in quei momenti a giocare con gli apparecchi elettronici.

Dagli accertamenti effettuati nella banca dati in uso alle forze di Polizia, uno dei due soggetti identificati è risultato essere sottoposto alla misura della sorveglianza speciale e, per tale motivo, è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per la violazione delle prescrizioni imposte, ferma restando la presunzione d’innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva”.


ISOLA CAPO RIZZUTO, GIOCO FUORI ORARIO E NORME SU SORVEGLIABILITÀ VIOLATE - Nell’ambito di servizi disposti dal questore della Provincia di Crotone, la Polizia amministrativa e sociale ha effettuato un controllo amministrativo presso un bar, con annessa sala giochi a Isola Capo Rizzuto (Kr). I risultati? “È stata identificata una dipendente, risultata essere non regolarmente assunta e dichiaratamente percettrice di reddito di inclusione, per la quale verrà investito l’Ispettorato territoriale del lavoro di Crotone che a sua volta procederà ad esaminare la documentazione del soggetto su cui si stanno svolgendo le indagini per verificare la commissione di eventuali reati che saranno comunicati all’Autorità giudiziaria da parte degli agenti della Questura”, recita una nota diramata dalla Polizia di Stato.

“Il titolare dell’attività, già destinatario di ulteriore controllo nel mese di febbraio scorso, è stato sanzionato per aver omesso di rispettare le prescrizioni imposte in materia di sorvegliabilità dei locali, dediti alla somministrazione di alimenti e bevande, i quali risultavano avere accesso diretto alla propria abitazione privata (1.032 euro di sanzione, con pagamento in misura ridotta) e per non aver rispettato le limitazioni all’orario dell’esercizio del gioco, non ottemperando al divieto di accensione, dalle ore 12.30 alle 14.30 e dalle ore 24.00 alle ore 09.00, così come previsto dalla legislazione regionale vigente, di 8 slot, risultate essere in funzione ed accessibili al pubblico (4.000 di sanzione, con pagamento in misura ridotta) all’atto del controllo ed in orario vietato”.

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