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Gioco illegale, fra Napoli e Lucca multe fino a 80mila euro

24 ottobre 2024 - 15:59

Napoli e Altopascio nel mirino dei controlli congiunti di Agenzia dogane e monopoli e Guardia di finanza. A Roma la Polizia scopre un bancomat in una sala.

Scritto da Redazione
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Non si ferma il controllo del territorio operato dai funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e dai militari della Guardia di finanza nell'ambito del contrasto al gioco illegale.

Gli ultimi due casi provengono dalla Campania e dalla Toscana.

In particolare, a Napoli, Adm e Gdf hanno posto sotto sequestro nel capoluogo partenopeo, presso i quartieri Scampia, Secondigliano, San Ferdinando e Sanità, “30 apparecchi da intrattenimento/divertimento, del tipo Awp, privi di titoli autorizzativi e non collegati alla rete telematica dell'Agenzia, capaci così di sottrarre il volume delle giocate effettive al controllo erariale ed eludere la relativa tassazione, nonché 10 postazioni telematiche per offerta illecita di scommesse. Taluni apparecchi, inoltre, riproducevano illegalmente la grafica del poker, attraverso numeri e carte da gioco francesi. Sono stati, altresì, sottoposti a sequestro 5 mila euro in contanti, giocati da avventori dei locali, ignari delle irregolarità”, si legge in una nota.

Nell’ambito dei controlli, è stato scoperto anche “un locale adibito a raccolta illecita di scommesse mediante intermediazione ed utilizzo di conti di gioco online intestati a terzi. All’esito dell’intervento è stato posto sotto sequestro l’intero locale, comprensivo di video-slot funzionanti, un cambia monete, monitor e pc adibiti alla raccolta delle scommesse. Sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria competente 5 soggetti, a vario titolo, per mancata esposizione della tabella dei giochi proibiti, con conseguente sanzione amministrativa fino a 60.000 euro, furto di energia elettrica e attività abusiva di centro scommesse.”

Ad Altopascio, in provincia di Lucca, i funzionari dell’Ufficio dei Monopoli per la Toscana e i finanzieri hanno trovato in un bar - provvisto delle autorizzazioni di cui all’art. 86 del R.D. 18/06/1931 - quattro slot regolarmente autorizzate e tre terminali di gioco collegati a una piattaforma online tramite connessione di rete wifi dell’esercizio. I tre terminali, si legge in una nota, “sono stati posti sotto sequestro amministrativo in quanto non conformi alle prescrizioni normative in materia di gioco lecito e, in particolare, il 'decreto Balduzzi' che vieta la messa a disposizione presso qualsiasi pubblico esercizio di apparecchiature che, attraverso la connessione telematica, consentano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari online, da soggetti autorizzati all’esercizio dei giochi a distanza, ovvero da soggetti privi di qualsivoglia titolo concessorio o autorizzatorio rilasciato dalle competenti autorità. Dopo l’apposizione dei sigilli da parte dei funzionari e dei militari, i tre terminali sono stati trasferiti in custodia giudiziale presso la sede Adm di Lucca dove saranno sottoposti a ulteriori controlli e analisi da parte dei tecnici della Sogei, partner tecnologico di Adm. In relazione al resoconto dell’analisi tecnica che sarà effettuata, l’Ufficio dei Monopoli provvederà alla contestazione delle violazioni previste all’art. 7 comma 3-quater del Dl 13 settembre 2012 n. 158, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, Legge 8 novembre 2012, n. 189 (decreto Balduzzi), nonché all’erogazione delle relative sanzioni amministrative. Il titolare della licenza nonché proprietario dei terminali risultati non conformi alle disposizioni di legge rischia una sanzione amministrativa pecuniaria di 20.000 euro.”

Restando sempre nell'ambito del contrasto al gioco illegale, a Roma la Polizia di Stato ha multato tre sale Vlt per violazioni amministrative e ha depositato due segnalazioni finalizzate alla revoca del titolo Vlt per omessa presenza del titolare. Inoltre, all’interno di una sala giochi, è stato installato uno sportello bancomat non ottemperando al regolamento comunale che prevede una distanza minima fra i locali pubblici dove è possibile giocare e gli sportelli bancomat con conseguente segnalazione agli organi competenti finalizzata alla chiusura del locale.

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