Nell’ultima settimana di gennaio, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha effettuato una coordinata azione di controllo sul territorio della provincia di Napoli in materia di apparecchi da intrattenimento.
L’operazione “Napoli è … gioco legale”, condotta in cooperazione tra gli Uffici della Direzione Giochi e quelli della Direzione territoriale Campania, ha visto il coinvolgimento operativo anche di personale in servizio presso la Direzione territoriale Puglia, Molise e Basilicata.
Scopo dell’attività che ha coinvolto oltre trenta dipendenti dell’Agenzia in modalità simultanea è stato il controllo di una dozzina di punti di vendita ove sono collocati apparecchi Awp e comma 7 per reprimere eventuali comportamenti illegali ma soprattutto prevenire irregolarità e garantire la presenza dell’Autorità di regolamentazione del gioco nel territorio campano.
L’esito dell’attività ha comportato sanzioni per sette apparecchi ex art. 110, comma 7 del Tulps con la constatazione di violazioni per 38.666,66 euro. Gli apparecchi di cui trattasi sono stati sottoposti a sequestro amministrativo. Successivamente l’Ufficio competente provvederà al recupero dell’imposta non versata pari a circa 600 euro.
Inoltre, in due degli esercizi controllati non erano presenti i responsabili né i preposti in violazione dell’art. 8 Tulps come sanzionato dall’art. 17 bis comma 2 del medesimo Testo unico (da 516 euro a 3.098 euro).
Infine, è stata constatata presso uno degli esercizi sottoposti a controllo la vendita non autorizzata di prodotti di generi di monopolio con violazione dell’art. 40 quinquies comma 1 del D.Lgs 12/01/2016 n. 504 per la quale è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 euro a 10.000 euro.
A Taranto invece la Guardia di Finanza ha sequestrato otto apparecchi da gioco del tipo slot machine che in seguito sono stati segnalati alle autorità competenti. È il bilancio di una serie di interventi condotti nei giorni scorsi dalle Fiamme Gialle in un’operazione a contrasto del gioco illegale e irregolare.
Nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio, che ha riguardato circoli ricreativi, sale giochi e bar ubicati nel capoluogo jonico, i finanzieri hanno individuato e confiscato gli otto apparecchi che risultavano non collegati alla rete telematica dell’Agenzia delle dogane e monopoli.
Sono in corso di svolgimento gli approfondimenti di natura fiscale volti ad accertare il regolare versamento all’amministrazione finanziaria del cosiddetto “Prelievo unico erariale”, un tributo commisurato alle somme giocate e registrate sui contatori delle macchine.