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Limiti orari gioco, controlli straordinari a Varese: sanzionati 16 gestori

02 maggio 2025 - 11:25

Nel primo quadrimestre del 2025 la Guardia di finanza di Varese ha sanzionato 16 gestori di apparecchi da gioco per non aver rispettato i limiti orari di accensione vigenti.

Scritto da redazione
©  Guardia di finanza - Sito ufficiale

© Guardia di finanza - Sito ufficiale

Sono 16 gli esercizi della provincia di Varese colpevoli di aver violato i limiti orari vigenti in materia di funzionamento degli apparecchi da gioco nei primi quattro mesi dell'anno in corso: a darne notizia è la Guardia di finanza, attraverso una nota pubblicata sul proprio sito istituzionale, che fa il punto sulle specifiche attività operative messe in campo.

I finanzieri hanno eseguito “mirati e specifici accertamenti presso i locali e le sale gioco ove sono allocate, esercenti attività di gioco offerta anche mediante apparecchi Awp e Vlt”, portando a termine “diverse operazioni di servizio in tutta la provincia, anche nei comuni di Bisuschio, Cocquio Trevisago e Uboldo, che hanno di recente adottato provvedimenti in materia, con conseguente irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie” nei confronti di chi ha violato le ordinanze sindacali e i regolamenti comunali in materia di contrasto al gioco patologico.

I militari “hanno riscontrato, anche tramite l’utilizzo di un performante applicativo in uso alla Polizia economico-finanziaria, denominato 'Scaams', la messa in funzione di alcuni apparecchi da intrattenimento, in violazione delle predette limitazioni orarie, procedendo quindi alla contestazione degli illeciti rilevati e della sanzione amministrativa pecuniaria, per un totale complessivo nel massimo di circa 160.000 euro, in forza della legge n. 689/1981 e del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. La puntuale contestazione delle violazioni, basata su elementi oggettivi e inconfutabili, ha dunque favorito l’immediato pagamento delle sanzioni da parte dei gestori verbalizzati”, si legge nella nota stampa.

Inoltre, nell'ambito delle stesse attività, “sono stati eseguiti mirati controlli di polizia economico finanziaria per finalità antiriciclaggio, finalizzati al riscontro del rispetto delle disposizioni di cui al Dlgs. n. 231/2007 in materia di identificazione, registrazione e comunicazione dei dati relativi alla clientela, nonché un controllo relativamente al registratore di cassa, con particolare riferimento ai pagamenti effettuati tramite Pos. I dati e le informazioni così acquisiti saranno oggetto di successivo approfondimento operativo”.

 

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