Mettiamoci in gioco: 'Malagò, no ad attenzione esclusiva a bilanci squadre'
13 settembre 2021 - 15:01
La campagna Mettiamoci in gioco critica le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò sul divieto di pubblicità imposto con il decreto Dignità.
Scritto da Redazione
"Ci aspettiamo da chi ricopre incarichi istituzionali una maggiore sensibilità rispetto alle tante, gravi questioni che il gioco d’azzardo comporta, non solo un’attenzione esclusiva per i bilanci delle squadre". Con queste parole la campagna Mettiamoci in gioco commenta le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò, pronunciate in occasione della presentazione del “Libro Blu 2020” dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli. In particolare, ricorda la campagna, Malagò ha affermato che lo stop alla pubblicità sulle maglie delle squadre e sui cartelloni a bordo campo “è una di quelle cose figlia di un contesto di demagogia che ha penalizzato lo sport” ed è “una partita che si sta giocando ad armi impari. Oggettivamente perdiamo elementi di competitività” rispetto alle squadre di altri paesi. Il presidente del Coni ha concluso augurandosi che si possa “al più presto sistemare questa cosa".
Mettiamoci in gioco esprime "sconcerto" e si dice "esterrefatta" che "la più alta carica dello sport italiano definisca 'ideologia' il contrasto a un fenomeno che arreca danni sanitari, sociali ed economici rilevanti al paese e a una fascia notevole di italiani". Ancora, segnala a Malagò che "il problema di competitività da lui sollevato non riguarda il finanziamento dello sport da parte dei concessionari del gioco d’azzardo, quanto un modello di sviluppo che – almeno per quanto riguarda il calcio – è del tutto insostenibile, con o senza i soldi dell’azzardo".
Infine, i promotori della campagna sottolineano che sarebbero "ben lieti di poter incontrare il presidente Malagò o una rappresentanza del Coni per sottoporgli analisi e dati sui rischi del gioco d’azzardo".