"Il lockdown ci ha consentito di comprendere meglio le dimensioni del gioco illegale" che nel 2019 risultava, secondo le stime del procuratore antimafia De Raho, "in circa 20 miliardi. In un Paese come l’Italia, con una regolamentazione stringente e un’autorità sul gioco, questo è inaccettabile".
A ribadire, ancora una volta, il concetto, è Marcello Minenna, direttore generale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli che in un'intervista all'Adnkronos fa il punto sulle tante attività svolte fra 2020 e 2021, dopo la recente riconferma ai vertici dell'ente pubblico.
Attraverso il Comitato per il contrasto al gioco illegale (Copregi), con interventi in "oltre 50 province" sono state individuate "200 sale con gioco illegale e irrogando sanzioni per quasi un milione di euro. È l’unico modo per dare un segnale di ripristino delle regole. Mettiamo così le basi per un riordino del settore, che dopo diversi lustri richiede ormai un intervento di modernizzazione", sottolinea Minenna.
E nuovamente, il Dg ricorda quanto in concomitanza con l'emergenza Covid e la chisura delle attività di gioco, siano state evidenziate "la presenza di infiltrazioni mafiose ma anche e soprattutto le difficoltà di una filiera produttiva che mantiene famiglie e imprese". Per questo, dice ancora, "credo che mai come ora sia improcrastinabile la necessità di riscrivere in un testo unico le regole dei giochi, includendo anche che una parte delle entrate possano andare a Regioni e Comuni per dotarsi, ad esempio, degli strumenti necessari per la cura delle ludopatie". E non solo, aggiunge Minenna, perché "bisogna agire con maggiore forza anche sul fronte delle sanzioni al gioco illegale e all’evasione da imposte da gioco".
Fra gli altri temi che più stanno a cuore al numero uno di piazza Mastai poi c'è il completamento del "processo di digitalizzazione già avviato nell'Agenzia, per renderla sempre più efficiente in termini di servizi e prestazioni, sia nell’ambito dei sistemi antifrode che nello smaltire le pratiche di sdoganamento".
Quanto al piano di riorganizzazione e digitalizzazione di Adm, "in questa direzione va anche la scelta compiuta pochi giorni fa di applicare, per primi tra le Pubbliche amministrazioni, il cosiddetto '
sblocca concorsi', per lo svolgimento dell’atteso reclutamento di
2.500 posti di lavoro per il quale sono pervenute - annuncia Minenna - circa 160mila domande".