Anche lo scorso fine settimana la lotta per contrastare il gioco illegale e la ludopatia è proseguita in tutta Italia. Secondo quanto riporta il sito della Polizia, nella mattina del 19 gennaio in provincia di Padova, gli agenti hanno condotto diversi controlli in alcuni esercizi commerciali della città e provincia con una prima indagine rivolta a una sala giochi con Vlt a Boara Pisani. Nel corso delle attività, sono state identificate 6 persone, tutte di nazionalità straniera, di cui 3 con precedenti penali.
Attraverso l’ispezione le forze dell’ordine hanno accertato che la sala era condotta da un dipendente, un cittadino cinese con gravi precedenti penali a carico, ostativi all’esercizio della raccolta del gioco. Per questo individuo il titolare della licenza, una 43enne di nazionalità cinese, non aveva richiesto la rappresentanza e pertanto stava effettuando la raccolta del gioco violando la legge.
Per quanto emerso la donna verrà deferita all’autorità giudiziaria per il reato rappresentanza abusiva nella raccolta delle scommesse. Inoltre gli agenti hanno potuto constatare che tutti e 54 gli apparecchi presenti all’interno della struttura, erano accesi nella fascia oraria tra le 13 e le 15, in orario non consentito e un terminale era utilizzato da un giocatore.
Tale mancanza prevede la sanzione di 500 euro per ogni apparecchio in funzione, inoltre la titolare verrà indaga in stato di libertà per violazione delle prescrizioni in licenza. Inoltre la Polizia ha accertato che nel locale non era stata esibita la licenza che autorizza la somministrazione accessoria di alimenti e bevande, violazione per la quale è prevista la sanzione di 308 euro.
Tra gli altri reati non era esposto il cartello di divieto di somministrazione alcolici dalle 3 alle 6, previsto per gli esercizi di somministrazione con orario di esercizio oltre le 3, per la cui violazione è prevista la sanzione di 400 euro. Al termine del controllo, la sala è stata affidata alla 43enne titolare della licenza, fatta intervenire sul posto.
Nei suoi confronti, per le gravi violazioni commesse, il giorno successivo al controllo, è stato notificato il provvedimento del questore della provincia di Padova con cui è stata disposta la sospensione per 30 giorni dell’autorizzazione a cui si aggiunge una sanzione di oltre 27.000 euro. L’ordinanza di sospensione cautelare, è stata emessa dopo aver accertato che il locale era condotto da persona non autorizzata e per non aveva rispettato gli orari di spegnimento degli apparecchi da gioco previsti.
Un’altra attività ispettiva ha riguardato una sala giochi con Vlt a Loreggia, sempre in provincia di Padova, che operava grazie a una licenza rilasciata a un 28enne di origini cinesi, presente al momento del controllo. L’attività è stata effettuata dagli agenti della squadra amministrativa insieme al personale di Adm e ha portato ad accertare che nel locale, avente punto di somministrazione di bevande anche alcoliche, non vi erano gli apparecchi di rilevazione del tasso alcolemico da mettere a disposizione della clientela, violazione che prevede la sanzione di 400 euro.
Sono stati rilevati anche problemi di sorvegliabilità dei locali per cui è stata prescritta l’installazione di una telecamera e di un allarme sonoro e luminoso, dedicati alla porta che si affaccia in un’area privata non raggiungibile dalla pubblica via.
A Vasto, sempre nella mattina del 19 gennaio, il personale delle Polizia amministrativa ha ispezionato alcune agenzie di scommesse, riscontrando numerose violazioni. In base a quanto si legge sul sito delle forze dell’ordine, queste ultime hanno accertato in un esercizio la presenza di ragazzo minore di anni diciotto intento a giocare alle slot: una violazione per la quale verrà contestata la sanzione amministrativa di circa 7.000 euro.
Nel corso del controllo sono state accertate ulteriori irregolarità, innanzitutto per omessa vigilanza da parte del titolare autorizzato nella licenza per l’attività di raccolta scommesse. A questa se ne aggiungono altre tra cui la mancata esposizione della scia per la somministrazione di alimenti e bevande; la mancata esposizione dei prezzi dei prodotti alimentari in vendita e irregolarità sul registratore di cassa per l’emissione degli scontrini. Nel complesso verranno emesse sanzioni per un totale di circa 15.000 euro.