Palermo, rubati 104mila euro a noleggiatore apparecchi da gioco: due indagati
Proseguono le indagini della Polizia di Stato a Palermo su una rapina avvenuta il 6 dicembre del 2021 in cui sono stati rubati 104mila euro ad un noleggiatore di apparecchi da gioco. Indagate due persone.
Scritto da Redazione
La Polizia di Stato, su delega della procura della Repubblica presso il tribunale di Palermo, ha notificato a due palermitani l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari. Attraverso di essa è stata disposta per entrambi la custodia cautelare in carcere a seguito di una violenta rapina perpetrata ai danni del socio gestore di un'azienda di noleggio di apparecchi da gioco, avvenuta a Palermo il 6 dicembre 2021.
L’indagine, condotta dalla locale squadra mobile locale ha permesso di ricostruire in ogni sua fase il grave episodio avvenuto il 6 dicembre 2021. In quella data un gruppo composto da tre persone a bordo di due motocicli aveva bloccato lungo la strada la vettura condotta da un socio gestore minacciandolo con un coltello. In questo modo si era fatto consegnare una valigetta contenente la somma di circa 104.000 euro in contanti, provento dell’attività della società, che l’uomo avrebbe dovuto depositare presso l’ufficio postale di via Alcide De Gasperi.
Il complesso quadro investigativo, portato avanti anche grazie all’analisi dei sistemi di video sorveglianza ubicati presso la sede della società, nei pressi del luogo della rapina e dei tabulati telefonici in uso agli odierni indagati, ha permesso di evidenziare gravi indizi di reità a carico degli stessi.
Le risultanze investigative hanno permesso così di tratteggiare l’ideatore della rapina con la funzione di basista, agevolata dalla sua qualità di dipendente della società, e del complice quale esecutore materiale. Quest’ultimo in compagnia di altri due soggetti in corso di identificazione aveva bloccato a bordo di uno scooter il malcapitato facendosi consegnare il denaro dietro minaccia armata.
La lettura incrociata delle risultanze dei tabulati telefonici e delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza ha evidenziato infatti la strettissima correlazione tra gli appostamenti dell’indagato, gli spostamenti della persona derubata e i movimenti degli autori della rapina. Questi ultimi ricevevano dall’ideatore aggiornamenti in tempo reale sui movimenti della vittima e sull’utilizzo della valigetta per conservare il denaro.
La successiva attività di osservazione condotta dalla squadra mobile ha inoltre permesso di individuare uno degli scooter utilizzati per compiere la rapina, appartenente all’ideatore, a conferma del suo coinvolgimento nel delitto.
Gli indagati in questo momento sono soltanto indiziati in merito a questi reati e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una sentenza passata in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.