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Pubblicità gioco: tanti i commenti contro decisione del ministro belga

11 maggio 2022 - 11:04

Solleva una pletora di commenti contrari la decisione del ministro della Giustizia federale belga di proporre un disegno di legge sull'Adv ban per i giochi con vincita in denaro.

Scritto da Daniele Duso
Pubblicità gioco: tanti i commenti contro decisione del ministro belga

"Una pessima risposta ad un problema reale per il quale esistono già disposizioni che possono essere ulteriormente migliorate". Questo il tono dei commenti sollevati dalla decisione del ministro della Giustizia federale, Vincent Van Quickenborne, di includere un disegno di legge sul divieto di pubblicità di giochi con vincita in denaro, in una bozza di regio decreto.

Tantissime le voci, sia da parte della politica che dal mondo dello sport, a partire da quella di Georges-Louis Bouchez, presidente del partito Mouvement réformateur, sostenitore degli ideali liberali, che già nella mattinata di lunedì si è detto "totalmente contrario" al progetto di Van Quickenborne. "Questa misura è eccessiva e causerà grandi difficoltà finanziarie al settore sportivo, tra gli altri", ha scritto utilizzando Twitter Bouchez. "Vogliamo davvero la morte del calcio in questo Paese?" 

Secondo Georges-Louis Bouchez, la proposta del ministro della Giustizia "è una pessima risposta a un problema reale per il quale esistono già normative che, semmai, possono essere riviste e migliorate", ha aggiunto, sostenendo di concentrarsi sul sostegno alle persone che soffrono di dipendenza e che sono estremamente in minoranza. 

"Uccidere un settore legale porterà queste persone a frequentare le piattaforme del dark web, senza alcuna regolamentazione. Questa visione puritana non ha senso", ha insistito il presidente dei liberali di lingua francese.

Les Engagé, partito progressista di centro, entra nella discussione appoggiando il ministro. I centristi ritengono che la tutela dei consumatori debba avere la precedenza nel dibattito sul divieto di pubblicità per le scommesse, e per loro "il provvedimento potrebbe essere esteso anche alla Lotteria Nazionale", come precisa la capogruppo alla Camera, Catherine Fonck. "La morte del calcio?", ha continuato, "e se pensassimo anche alle persone!? Il gioco d'azzardo può essere una vera droga. Proteggiamo grandi e piccini. E che il governo federale applichi anche il divieto di pubblicità per la Lotteria Nazionale. È un dovere etico", aggiunge Catherine Fonck sempre tramite Twitter.

Dal mondo dello sport le preoccupazioni principali si sollevano dalla Pro League, la principale lega calcistica belga, con Lorin Parys, direttore della Pro League Football, che si dimostra seriamente preoccupato. "Se la proposta di limitare severamente la pubblicità per i giochi d'azzardo entro la fine dell'anno in Belgio verrà approvata", dichiara, "i club professionistici belgi rischiano di vedere diminuire del 12 percento i ricavi delle sponsorizzazioni. Peraltro in un momento in cui i nostri club stanno perdendo oltre 100 milioni di euro", ha affermato Lorin Parys, che chiede una consultazione "urgente".

Lorin Parys ritiene inoltre che la Pro League si sia già presa le sue responsabilità. "Come settore calcio siamo stati i primi a raggiungere un rigido accordo con il Governo per limitare la pubblicità del gioco ed evitare il rischio di dipendenza che, secondo Sciensano (istituto scientifico federale belga controllato dal ministro federale della sanità pubblica e del ministro federale dell'agricoltura del Belgio, ndr), esiste per lo 0,9 percento della popolazione", ha scritto l'amministratore delegato della Pro League che rappresenta i 24 club di prima e seconda divisione in Belgio.

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