Pozzolo (Luiss): 'Crescita gioco online segue crescita competenze digitali'

Roma - "Il 22 percento dei giocatori sovrastima la possibilità di vincita, ma il 43 percento gioca solo per divertirsi". Sono alcuni dei dati presentati da Alberto Pozzolo, dell’Osservatorio Mercati regolati Luiss Business School, nel corso del suo intervento al convegno realizzato oggi, 14 febbraio, dalla Luiss Business School su “Responsabilità, trasparenza, comportamenti consapevoli: nuovi orizzonti dell’industria del gioco”. 

Come spiega Pozzolo i dati presentano un'analisi dell'andamento del mercato che si basa su diversi punti. Si parte da una visione dinamica del gioco dal 2019 a oggi, nella quale "abbiamo guardato i dati relativi alla raccolta, presentati in modo molto dettagliato dal Libro blu (la pubblicazione con la quale ogni anno Adm presenta il sunto del suo operato, Ndr). Il gioco fisico ha avuto una fase di contrazione tra il 2020 e il 2021 mentre nel 2021 c’è stata una sorta di inerzia. Nel 2022 riprende un trend positivo che, sia pure non riportando il settore ai livelli precedenti alla crisi, segna un’inversione di tendenza. Rispetto a questo nel gioco online c’è stata acuta e costante crescita in coerenza con le accresciute competenze digitali acquisite anche nel corso della pandemia".

Spiega quindi, Alberto Pozzolo, quelli che sono i messaggi principali dello studio effettuato. "In primo luogo il gioco fisico ha ripreso dopo uno stop mentre il gioco online ha avuto una crescita constante. Dallo studio sono emerse tre tipologie di giocatori: dal punto di visto socio economico i giocatori che sovrastimano la probabilità di vincita sono il 22 percento del totale, il 43 percento sono invece giocatori animati dallo spirito ricreativo e da ricerca di distrazioni, mentre il 39 percento sono persone attratte dall’incertezza dell’esito e dalla possibilità di una grande vincita. I giocatori attratti dall’incertezza dell’esito sono quelli che mettono in atto i comportamenti maggiormente responsabili".