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Protezione minori, nuove regole Agcom per rimuovere i video dalla Rete

19 aprile 2023 - 15:05

L'Agcom avvia consultazione pubblica per la rimozione di contenuti diffusi su piattaforme di condivisione video che violino diritti dei minori e dei consumatori. E c'è un riferimento al gioco.

Scritto da Redazione
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Una consultazione pubblica sullo schema di regolamento in materia di programmi, video generati dagli utenti o comunicazioni commerciali audiovisive dirette al pubblico italiano e veicolate da una piattaforma il cui fornitore è stabilito in un altro Stato membro.

L'ha avviata l'Agcom - Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in merito al regolamento di procedura per la rimozione di contenuti audiovisivi diffusi presso una piattaforma di condivisione video (c.d. video sharing platform) per la tutela dei minori; la lotta contro l’incitamento all’odio razziale, sessuale, religioso o etnico, nonché contro la violazione della dignità umana, e della tutela dei consumatori, ivi inclusi gli investitori.

 

Un tema che riguarda anche il mondo del gioco, con tanto di interrogazioni in Parlamento sulle iniziative messe in campo dal Governo “per impedire che attraverso le piattaforme social e i servizi di messaggistica istantanea e broadcasting venga pubblicizzato e incentivato tra i minorenni il gioco d’azzardo”.

 

Nelle premesse della delibera dell'Agcom che sancisce l'avvio della consultazione pubblica viene poi citata espressamente la direttiva Ue 2018/1808 ai sensi del quale “Conformemente alla giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione europea, è possibile limitare la libera prestazione dei servizi sancita dal trattato per motivi imperativi di interesse pubblico generale, ad esempio il conseguimento di un elevato livello di tutela dei consumatori, a condizione che le limitazioni in questione siano giustificate, proporzionate e necessarie. Di conseguenza, uno Stato membro dovrebbe poter adottare talune misure al fine di garantire il rispetto delle proprie norme in materia di tutela dei consumatori che non rientrano nei settori coordinati dalla direttiva 2010/13/UE. Le misure adottate da uno Stato membro per attuare il proprio 2 76/23/CONS regime nazionale in materia di tutela dei consumatori, anche per quanto concerne la pubblicità del gioco d'azzardo, dovrebbero essere giustificate, proporzionate all'obiettivo perseguito e necessarie ai sensi della giurisprudenza della Corte. In ogni caso, uno Stato membro ricevente non deve adottare misure che ostino alla ritrasmissione, sul proprio territorio, di trasmissioni televisive provenienti da un altro Stato membro”.

Nel regolamento sottoposto a consultazione, si legge nella nota diramata dall'Authority, “nel caso siano riscontrati requisiti di gravità e urgenza, si prevede che Agcom possa ordinare alla piattaforma la rimozione tempestiva del contenuto lesivo. Qualora non sussistano i requisiti di gravità ed urgenza, l’Autorità potrà comunque chiedere all’Autorità dello Stato membro in cui è stabilito il fornitore della piattaforma di video sharing di adoperarsi affinché il contenuto lesivo venga rimosso. Il regolamento sulle video sharing platform dà attuazione all’art. 41, comma 9, del d. lgs. 8 novembre 2021, n. 208 (c.d. Tusma - Testo unico dei servizi di media audiovisivi), al fine di assicurare una tutela effettiva di diritti fondamentali degli utenti nei confronti dei fornitori delle video sharing platform stabiliti in un altro Stato membro, ma che si rivolgono al pubblico italiano (come, ad esempio, Youtube di Google, Facebook e Instagram di Meta, Tik-Tok della ByteDance e Twitch di Amazon).

La consultazione pubblica avrà una durata di 30 giorni a partire dalla data di pubblicazione del provvedimento sul sito internet istituzionale dell’Autorità Il provvedimento verrà contestualmente notificato alla Commissione europea ai sensi della Direttiva 2015/1535, trattandosi di un progetto di regolamentazione tecnica italiana riguardante i servizi della società dell'informazione”.

 

 

 

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