Nel Regno Unito più una città è povera, maggiori sono i locali da gioco che ospita. È la strana proporzione inversa dimostrata da una ricerca condotta dall'Università di Bristol, secondo la quale è 10 volte più probabile che i negozi di scommesse si trovino nelle città svantaggiate rispetto a quelle ricche. Dall'indagine, presentata proprio mentre il governo del Regno sta preparando la revisione della legge sul gioco d'azzardo, è emerso che tra le aree con il maggior numero di negozi di scommesse pro capite ci sono Glasgow, Liverpool, Londra e Middlesbrough.
La ricerca è stata presentata da un articolo di approfondimento pubblicato sul sito della Bbc, un media spesso schierato contro il settore del gambling, che riesce tuttavia a presentare la questione da più punti di vista. Commentando la ricerca, infatti, un portavoce della Gambling Commission, l'ente che regolamente il gioco in UK, ha dichiarato che "affrontare i danni causati dal gioco d'azzardo è la priorità per la Gambling Commission. Considereremo attentamente le questioni sollevate da qualsiasi ricerca relativa al gioco d'azzardo e qualsiasi azione sarà intrapresa attraverso una strategia nazionale per ridurre i danni del gioco d'azzardo".
PIÙ FACILE GIOCARE CHE FARE LA SPESA - Lo studio, finanziato dalla Standard Life Foundation, di fatto afferma che nelle città più povere del Regno Unito il numero dei locali da gioco è addirittura più alto rispetto a quello dei negozi gestiti dalle otto grandi catene di supermercati messe insieme, e quindi gli esercizi di servizio, sono in numero inferiore. La ricerca evidenzia una sproporzione tra i servizi disponibili per le persone che vivono in comunità svantaggiate, rispetto ai servizi disponibili nelle aree più ricche. Ad esempio solo il 10% di tutti i negozi di alimentari si trova nelle aree più povere, eppure questi luoghi ospitavano ben il 34% delle sale giochi, il 30% delle sale da bingo e il 29% dei centri di gioco per adulti. Al contrario le città più ricche hanno una diffusione molto più uniforme di servizi, come biblioteche e supermercati.
DISTANZE E LUOGHI SENSIBILI - La metà dei centri di gioco nel Regno Unito, riporta ancora la ricerca, si trova a cinque minuti a piedi (circa 250 metri) dalle sale da gioco più vicine, quindi si tratta di locali molto diffusi, e quasi il 10% delle scuole ha una sala da gioco a cinque minuti a piedi, un dato che, stando all'indagine, interesserebbe almeno 742.000 studenti delle 2.000 scuole considerate in tutto il paese.
INDUSTRIA DEL BETTING E PROBLEMI SOCIALI - "La ricerca mette in evidenza la chiara discrepanza tra i servizi disponibili nelle aree 'lasciate indietro', rispetto a quelli che sono più ricchi", ha affermato Jamie Evans, ricercatore associato presso l'Università di Bristol. Piuttosto che avere un maggiore accesso alle strutture, ai servizi e alle opportunità che aiutano le persone a migliorare la propria vita, coloro che si trovano nelle comunità più svantaggiate devono affrontare scelte che possono spesso rivelarsi dannose con maggiore probabilità di cascarci. L'industria del gioco d'azzardo invece che offrire posti di lavoro a queste zone, richiede molto di più di quello che dà, contribuendo ad accrescere le difficoltà e ad aggravare i problemi sociali".
IL PARERE DEL BETTING AND GAMING COUNCIL - Negozi di scommesse e casinò hanno dato un "enorme contributo economico" al Regno Unito, ha dichiarato alla Bbc l'esponente del Betting and Gaming Council interpellato. "I membri della BGC sostengono 119.000 posti di lavoro e generano 4,5 miliardi di sterline di tasse, soldi che servono per pagare servizi pubblici vitali e contribuiscono per 7,7 miliardi di sterline all'economia nazionale. I soli negozi di scommesse danno lavoro a circa 46.000 persone in tutto il paese, pagano 1 miliardo di sterline di tasse al Tesoro e 60 milioni di sterline di tariffe commerciali per i consigli locali, mentre i casinò impiegano 11.000 dipendenti e pagano 500 milioni di sterline all'anno di tasse".
NUMERI INSUFFICIENTI - Numeri che non vengono ritenuti sufficienti per Bbc e per Evans, che dichiara al media inglese che "sebbene i locali per il gioco d'azzardo possano fornire posti di lavoro sappiamo che il gioco d'azzardo può portare a un'ampia varietà di problemi finanziari, sociali e di salute. Problemi che colpiscono non solo il giocatore stesso ma molti di quelli che gli stanno vicino. E sono problemi, questi", chiosa il ricercatore, "che vanno semplicemente ad aggiungersi alle molte sfide che le nostre comunità più svantaggiate già affrontano quotidianamente".