Taranto, gioco illegale: due milioni d'evasione fiscale per utilizzo illecito di Awp

Due milioni di euro in evasione fiscale per un utilizzo illecito di apparecchi da divertimento del tipo Awp in grado di corrispondere vincite in denaro. Questo il bilancio di alcune ispezioni condotte dalle Fiamme gialle di Taranto nel capoluogo pugliese a contrasto del gioco illegale. È  quanto si apprende in una nota pubblicata dalla Guardia di finanza il 26 agosto dove viene reso noto che colpevole del reato è un’associazione culturale tarantina. 

I controlli rappresentano lo sviluppo di numerose operazioni condotte dal reparto che hanno portato all’individuazione e al sequestro di otto apparecchi da intrattenimento, non collegati alla rete telematica dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, e alla segnalazione alla competente autorità giudiziaria di due individui.

I finanzieri hanno selezionato i soggetti interessati dagli accertamenti, titolari di circoli privati, sale scommesse e associazioni culturali del capoluogo, incrociando le informazioni presenti nelle diverse banche dati con quelle acquisite nel corso di controlli sul territorio o attraverso specifiche analisi di rischio e attività di intelligence.

Ricostruito il volume complessivo delle giocate e quantificata in oltre 8,7 milioni di euro la base imponibile sottratta alla tassazione, gli investigatori del gruppo di Taranto hanno constatato l’evasione del prelievo unico erariale per un importo di oltre 2 milioni di euro. Di conseguenza hanno segnalato all’autorità amministrativa competente il rappresentante legale dell’associazione ispezionata.

Il prelievo unico erariale, istituito nel nostro ordinamento nel 2003, è un tributo che grava sui titolari degli apparecchi da divertimento ed è commisurato alle somme giocate e registrate sui relativi contatori.