Nei guai il titolare di un bar e i proprietari degli apparecchi illegali installati all'interno del locale senza alcuna autorizzazione. A smantellare la sala giochi abusiva ci ha pensato la Guardia di finanza. E' successo a Torino, nel quartiere San Donato e non è certo la prima volta che le Fiamme gialle del capoluogo piemontese, come del resto altre forze dell'ordine, hanno a che fare con la materia, complici forse le restrizioni imposte nel tempo dalla Regione.
L'EPISODIO - In questo caso lontani da occhi indiscreti, collocati in uno stanzino attiguo al locale e accessibile solamente ai clienti “affezionati”, la Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato, nei giorni scorsi, alcuni apparecchi da gioco totalmente abusivi: sprovvisti di ogni autorizzazione e non collegati alla rete dei Monopoli di Stato. Il titolare del bar, in questo modo, riusciva ad eludere tutte le tasse dovute.
Gli apparecchi da gioco e i relativi incassi sono stati sequestrati, mentre per i proprietari di questi e il titolare del bar sono scattate multe per 400.000 euro. "Il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge - ricorda la Gdf in una nota - oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce all’inverosimile la possibilità di vincita".
Diverse
le operazioni condotte negli ultimi anni dalle Fiamme gialle del Piemontese, volte a smantellare sale slot illegali, tutelando le fasce deboli dal fenomeno del gioco patologico come chiesto a gran voce e con provvedimenti dedicati, dalla giunta regionale. Nel 2019, denunciato un imprenditore locale risultato a capo di un
giro di slot manomesse; e risale solo a inizio anno la
maxi operazione condotta dallo stesso comando di Torino su tutto il territorio nazionale che ha portato alla luce una
gigantesca truffa sulle slot, con sanzioni milionarie; a febbraio, sempre nel capoluogo piemontese, per videoslot illegali sono state elevate
sanzioni per 800 mila euro fra diversi
titolari di bar. Tante insomma le
operazioni contro il gioco illegale, in una Regione che è in procinto di modificare le proprie leggi in materia:
tre le proposte sui banchi del consiglio regionale, attualmente sotto la lente delle commissioni.