Ugenti (Ipsos): 'Gioco online illegale, giocatori inconsapevoli'

Roma - "Prima di entrare nel merito nelle scelte che vengono fatte abbiamo tracciato un identikit di chi fa uso di siti illegali. Il profilo di queste persone ha una forte accentuazione nel genere maschile, mediamente più giovane, risiedono nel sud e nelle isole e hanno una istruzione elevata. Sono generalmente persone ben inserite e vedono nel gioco una ricerca di divertimento". A tracciare l'identikit è Paola Ugenti, corporate reputation leader presso Ipsos, nel corso del suo intervento al convegno della Luiss Business School su “Responsabilità, trasparenza, comportamenti consapevoli: nuovi orizzonti dell’industria del gioco” a Villa Blanc, a Roma.

Un evento nel corso del quale vengono presentati anche i risultati intermedi del secondo Rapporto di ricerca sul settore del gioco in denaro in Italia nato dalla collaborazione tra Luiss Business School e Ipsos, nell’ambito dell’Osservatorio sui mercati regolati della scuola.
Focalizzandosi appunto sull'identikit del giocatore che usa siti illegali, Ugenti sottolinea: "Molti di loro criticano anche comportamenti ritenuti inaccettabili. E’ interessante vedere come chi pratica circuiti illegali pensi che tali comportamenti siano condannabili, motivo per cui molto di loro sembrano non sapere di partecipare a circuiti illegali, inconsapevoli. Molti di loro, infatti, non controllano la legalità del sito, c’è una quota importante di persone che non sa come verificare la legalità del sito e una parte importante che non si pone questo problema."

Come controllano invece la legalità del gioco, chi usa siti legali?

"Quelli che operano invece sui siti legali si affidano al passaparola e spesso vedono se c'è il logo Adm. Se guardiamo i dati sul riconoscimento di loghi, non parliamo di percentuali alte. A questo si aggiunge anche la paura di essere scoperti giocando su canali illegali. C’è anche una percezione di gravità nell’utilizzo di circuiti illegali, togliendo soldi allo Stato, e dandoli alla malavita."