Uif Bankitalia: 'Lockdown, attività di gioco a rischio criminalità'
Alla luce della crisi Covid, l'Uif della Banca d'Italia chiede attenzione alle operazioni di cessione e acquisizione degli esercizi di gioco, a rischio di infiltrazioni della criminalità finanziaria.
"Avuto presente il tradizionale interesse delle organizzazioni criminali per i profitti connessi con il settore, particolare attenzione va riservata alle operazioni di cessione e acquisizione degli esercizi commerciali nel comparto, anche a livello locale".
A lanciare l'allarme sul pericolo di infiltrazioni 'illegali' nel tessuto delle attività di gioco legale in pieno lockdown è l'Unità di informazione finanziaria per l'Italia istituita presso la Banca d'Italia con funzioni di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.
Nella comunicazione pubblicata oggi, 11 febbraio, e relativa alla "prevenzione di fenomeni di criminalità finanziaria connessi con l'emergenza da Covid-19", l'Uif inoltre segnala: "Quanto all’incremento di possibili comportamenti illeciti nel settore dei giochi e delle scommesse, soprattutto online, possono assumere rilievo l’impiego di strumenti di pagamento in via pressoché esclusiva e per importi significativi per operazioni connesse a detto comparto, specie da parte d nominativi privi di occupazione, ovvero l’utilizzo di carte di pagamento intestate a esercenti, ovvero a loro familiari o collaboratori ove noti, che potrebbero realizzare forme illegali di interposizione nell’attività di gioco".