Violazione divieto pubblicità gioco, Tar: 'Sanzioni anche ad agenzia pubblicitaria'

Nuova ordinanza del Tar Lazio in materia di violazioni del divieto di pubblicità al gioco.

Oggetto del contendere una delibera con cui l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – Agcom ha sanzionato una società - per 50mila euro - per la violazione della disposizione normativa contenuta nell'articolo 9 del decreto Dignità, visto che l’ambito soggettivo dei destinatari del divieto è esteso “al committente, al proprietario del mezzo o del sito di diffusione o di destinazione e all'organizzatore della manifestazione, evento o attività” di promozione del gioco.

Per il Collegio “l’avversata determinazione è indenne da mende, in ragione della sussumibilità del ricorrente nel suindicato novero di soggetti, nei confronti dei quali il divieto in discorso trova applicazione, nonché della riconducibilità del messaggio pubblicitario di che trattasi al divieto di promozione, anche indiretta, di scommesse e giochi con vincite in denaro”.

L'agenzia pubblicitaria, come emerge da una fattura emessa nei confronti di una sala slot-Vlt trovata dalla Guardia di finanza durante un controllo, aveva stipulato un contratto per il “noleggio n. 4 impianti pubblicitari 6x3, 1 impianto bifacciale, 2 impianti monofacciali”. I finanzieri poi avevano prodotto una prova fotografica della pubblicità “tale da riscontrare la chiara natura promozionale in contrasto con l’articolo 9 del decreto Dignità. In particolare, nella relazione si chiarisce che la fattura è attinente ai 'totem pubblicitari oggetto della segnalazione'. Tali cartelloni per la loro dimensione, collocazione su strada di transito e tenore hanno una chiara valenza pubblicitaria e induttiva al gioco”, si legge nella delibera dell'Agcom.

Il Tar Lazio ha quindi respinto l'istanza cautelare presentata dal legale rappresentante della società.