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Canone bingo: merito al CdS, riserva sciolta entro l'anno

20 settembre 2022 - 13:18

Udienza di merito al Consiglio di Stato sui canoni per il bingo, per lo scioglimento della riserva la tempistica più probabile è di qualche settimana o mese.

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Oggi, 20 settembre, il Consiglio di Stato - sezione 7 - ha esaminato nel merito gli appelli proposti dai concessionari e associazioni del bingo, fra cui l'Ascob, assistita dagli avvocati Matilde Tariciotti e Luca Giacobbe, per la riforma della sentenza del Tar Lazio che nel 2021 ha ritenuto legittimo l’obbligo di pagamento del canone mensile per la conduzione in regime di proroga tecnica della concessione, nonostante i ricorrenti chiedessero di sospendere il pagamento dei canoni per la pandemia e di rideterminarne poi l'importo

 

Il Consiglio di Stato ha approfondito i (nuovi) motivi legati alla incostituzionalità della norma di legge che ha disposto la proroga tecnica (ad oggi in vigore fino al marzo 2023) nonché i profili di compatibilità comunitaria di questo regime riguardo alla lesione della concorrenza e certezza del diritto.

 

Ricordiamo che la proroga tecnica è in vigore dal 2012 e che è improbabile che entro marzo 2023 l'Agenzia delle dogane e dei monopoli pubblicherà il bando di gara in assenza del riordino dell’offerta di gioco più volte rimandata da tutte le forze politiche in Parlamento.

 

Per lo scioglimento della riserva, vista la complessità delle tematiche trattate, la tempistica più probabile è di qualche settimana, comunque entro l'anno.

 

LE RICHIESTE DEI CONCESSIONARI - In particolare, le concessionarie chiedono di: “Disporre l'immediata e temporanea sospensione del pagamento del canone relativo alla proroga tecnica fino al ripristino delle originarie condizioni di equilibrio economico-finanziario alterate dalla pandemia e, in ogni caso, fino al termine dell'attuale emergenza epidemiologica da Covid-19; rideterminare il canone concessorio in una misura che tenga conto dell'effettiva capacità contributiva di ogni concessionario, sostituendo al canone provvisorio di € 2.800,00 mensili (flat tax oggetto della richiamata ordinanza del Tar Lazio), una revisione in aumento dell'aggio spettante ai Monopoli, maggiorato dello 0,70 percento; accettare il versamento dell'importo mensile di € 2.800,00 nelle more della definizione delle controversie giudiziarie pendenti, senza che venga pretesa la presentazione di alcuna ulteriore fideiussione, posto che quella in essere, pari a ben € 516.000,00, è già in grado di garantire il pagamento del canone mensile nella misura (illegittima) di € 7.500,00”.

 

 

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