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Chiusura sala bingo, Tar Emilia Romagna: 'Aspettare esito appello al Consiglio di Stato'

01 settembre 2023 - 09:58

Il Tar Emilia Romagna fissa al 21 febbraio 2024 il merito del ricorso di una società contro la chiusura di una sala bingo: bisogna attendere l'esito dell'appello al Consiglio di Stato.

Scritto da Fm
© Tingey Injury Law Firm / Unsplash

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“La definizione della controversia in esame non può prescindere da quella del ricorso in appello pendente, riguardante gli atti presupposti rispetto all’ordinanza di chiusura impugnata”.

Così il Tar Emilia-Romagna accoglie l’istanza cautelare presentata da una società contro l'ordinanza con cui il Comune di Fidenza ha disposto la chiusura definitiva di una sala bingo.

Nel marzo di cinque anni fa il Comune ha approvato una delibera per la mappatura dei luoghi sensibili per le attività di gioco, in attuazione della legge regionale in materia, fatto da cui poi era derivata l’ordinanza di chiusura della sala.

Ma, nel giugno 2018, la giunta comunale aveva ritenuto opportuno rinviare l’esecuzione dei provvedimenti di cessazione delle attività della ricorrente all’esito del giudizio pendente avanti al Tar, disponendo il differimento della cessazione dell’attività fino alla pubblicazione della pronuncia definitiva relativa al giudizio.

A novembre 2022 il tribunale amministrativo ha respinto il ricorso, concludendo per la legittimità dei provvedimenti impugnati; pronuncia contro cui la società ha proposto appello al Consiglio di Stato, con richiesta di misure cautelari collegiali.

 

Pochi giorni fa il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare e, per l’effetto, ha sospeso l’esecutività della sentenza impugnata così motivando: “Considerato che le questioni dedotte necessitano dell’esame proprio della sede di merito, in particolare per quanto concerne l’effetto c.d. “espulsivo” derivante dagli atti impugnati; Ritenuto che – anche in considerazione della pendenza in primo grado dell’impugnativa di ulteriori provvedimenti, conseguenziali a quelli all’odierno esame – sia necessario procedere alla sospensione dell’esecutività della sentenza impugnata, per pervenire alla definizione del merito re adhuc integra”.

In parallelo, con decreto presidenziale, nel luglio 2023 il Tar Emilia Romagna ha sospeso il provvedimento del Comune di Fidenza e ora fa lo stesso, in attesa della definizione del ricorso pendente avanti al Consiglio di Stato.

I giudici hanno fissato per la trattazione del merito l’udienza pubblica del 21 febbraio 2024.

 

 

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