Proroga onerosa bingo, CdS: 'Giudizio sospeso fino a pronuncia Cgue'

“Nel processo amministrativo, secondo un consolidato indirizzo (cfr., fra le tante, ordinanza Sez. V, 27 settembre 2011, n. 5387; Sez. IV, 11 luglio 2002, n. 3926), trova ingresso la c.d. sospensione impropria del giudizio principale per la pendenza della questione di legittimità costituzionale di una norma, applicabile in tale procedimento, ma sollevata in una diversa causa”.

Lo ricordano i giudici del Consiglio di Stato nell'ordinanza con cui sospendono il giudizio in merito al ricorso proposto da alcuni operatori - titolari di concessioni del gioco del Bingo venute definitivamente a scadenza ed operanti, pertanto, in regime di cosiddetta “proroga tecnica” - contro la sentenza del Tar Lazio che nel 2021 aveva ritenuto “ improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse” il ricorso presentato contro l’Agenzia delle dogane e dei monopoli per il rigetto della richiesta di sospendere il pagamento dei canoni o almeno la corresponsione di 2800 euro mensili invece di 7500.

Il Consiglio di Stato, come già fatto recentemente in occasione di altri procedimenti simili, ritiene opportuno aspettare il pronunciamento della Corte di giustizia europea sulle questioni interpretative sollevate ai sensi dell’art. 267 Tfue dal Consiglio di Stato, Sez. VII, con l’ordinanza n° 10263/2022 che ha chiesto all'organismo di valutare la compatibilità della proroga onerosa per il bingo con le norme dell'Unione europea.