skin

Riordino gioco, Cardia (Acadi): 'Salute sia al centro del dibattito politico'

11 febbraio 2025 - 12:09

Per Geronimo Cardia (Acadi) il gioco patologico va contrastato concretamente e va superato il ricorso alle proroghe delle concessioni.

Scritto da Cc
 Geronimo Cardia, presidente di Acadi

Geronimo Cardia, presidente di Acadi

Roma - “Penso che le migliori soluzioni vengono dal confronto, perché discuterle nelle stanze dei rispettivi partiti in questo caso porta a poco. La politica deve fare sintesi. Secondo noi la salute deve essere al centro della politica locale e nazionale. Questo Governo sta mettendo in proroga le concessioni anziché fare le gare perché sa che le gare non le può fare perché a causa dei distanziometri e dei limiti orari i giochi sono vietati nel 98 percento del territorio. È importante sapere che un divieto del 98 percento sul territorio rende impossibile aprire un punto gioco, anche perché servono 2 miliardi di euro. Allora in quel momento nessuno partecipa alla gara. Per questo si fa la proroga mentre si cerca di mettere d’accordo le regioni che sono spaccate a metà."

Non manca il dono della sintesi a Geronimo Cardia, presidente di Acadi, fra i relatori del convegno "Gioco legale: serve una riforma", in agenda martedì 11 febbraio alla Camera dei deputati.

Cardia prosegue: "Dal 2011 al 2025 abbiamo visto la diffusione di distanziometri espulsivi che non consentono di aprire nuovi punti gioco anche se mantengono in essere i vecchi. L’ultima limitazione di orario varata è a Busto Arsizio con 17 ore di divieto del gioco, un limite che rende impossibile tenere aperta una attività economica.

Ora la salute è al centro per me. La politica nazionale la dobbiamo valutare facendoci consigliare da esperti sanitari visto che l’obiettivo comune deve essere contrastare il gioco patologico senza creare effetti collaterali assurdi come la perdita di posti di lavoro o di gettito erariale, a vantaggio della criminalità organizzata".

 

I dati dal 2015 al 2023, dice ancora Cardia, mostrano “un aumento complessivo della domanda di gioco per tutte le tipologie, mentre è diminuita quella relativa agli apparecchi. Limitazioni legate a distanze e orari sono state previste e continuano a essere applicate quasi esclusivamente agli apparecchi.
Questo ha determinato anche effetti collaterali, come la perdita di gettito erariale. A dicembre 2024, per la prima volta, il gettito erariale complessivo del settore è calato, perché l'aumento della tassazione sugli apparecchi non è riuscito a mantenere elevato il livello di entrate. Inoltre, si stanno perdendo presìdi di legalità sui territori, poiché molte aziende che operano nel settore degli apparecchi stanno chiudendo”.

Il presidente di Acadi quindi ricorda: "Campania e Puglia hanno messo in campo delle politiche attive di contrasto a disturbo da gioco. Passare una somma importante alle regioni – attraverso la loro compartecipazione agli utili erariali derivanti dal gioco - non corrompe la politica sanitaria ma offre degli strumenti per attivare delle soluzioni che hanno un costo.

Si può lavorare a un sistema Safe, abbiamo la tecnologia che lo consente ma richiede impegno, risorse e soprattutto stabilità. In primis serve una gara e non una proroga, visto che ciò non consente di sapere se l’anno dopo i dipendenti avranno uno stipendio oppure no. 

Bisogna inoltre prevedere strumenti come il registro di autoesclusione, che ha già dimostrato la sua efficacia, estendendolo anche agli apparecchi. E soprattutto, il vero obiettivo deve essere quello di riunire tutti gli attori del settore attorno a un tavolo per sviluppare un prodotto che sia autenticamente sicuro, con caratteristiche tali da garantire la massima tutela per l’utente".


 


 

Altri articoli su

Ti interessa questo argomento?
Registrati all’area riservata e segui i tuoi tag preferiti. Accederai all’elenco di tutti i nuovi articoli che usciranno legati a questi tag.

Articoli correlati