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'Cultura della legalità', studenti in visita a beni confiscati ad 'ndrangheta

31 maggio 2016 - 14:41

Studenti delle scuole superiori in visita ai beni confiscati alla ‘ndrangheta in Lombardia: tre le attività anche il racket del gioco.

Scritto da Redazione

Quaranta ragazzi delle scuole superiori piemontesi, vincitori del concorso 'Cultura della legalità e dell'uso responsabile del denaro' anno scolastico 2015-2016 indetto dall'Osservatorio usura del Consiglio regionale, hanno partecipato il 31 maggio a un viaggio studio nel milanese per visitare i beni confiscati alla ‘ndrangheta che opera in Lombardia.
Nella mattinata si è svolta la visita alla casa di Giorgio Ambrosoli, assassinato nel 1979, quindi al Padiglione di Arte contemporanea, per rievocare la strage di servitori dello Stato del 1993, infine al giardino dedicato Lea Garofalo.
Nel pomeriggio ci si è trasferiti a Cisiliano, presso la “Masseria”, un ex ristorante confiscato alla mafia che era il quartier generale della ‘ndrangheta nel quale al riparo da occhi indiscreti, sotto l’ingannevole copertura dell’attività di ristorazione, si muovevano le fila del clan mafioso.

Usura, estorsione ai piccoli imprenditori del territorio minacciati e percossi nei locali della struttura, rifugio e nascondiglio per latitanti, racket nel campo degli immobili e del gioco d’azzardo e corruzione di politici, avvocati e imprenditori collusi erano le principali manovre della famiglia Valle. Affiliati al più grande clan dei De Stefano si erano spostati in Lombardia negli anni ‘70 in seguito alle sanguinose faide di mafia con altre famiglie di Reggio Calabria per cui si sono visti costretti ad emigrare.

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