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Italia tutta in 'zona bianca', i 'casi' di Valle d'Aosta e Provincia Bolzano

19 giugno 2021 - 08:48

Dal 21 giugno l'Italia sarà in 'zona bianca', tranne la Valle d'Aosta, che però anticipa la ripresa del gioco dal 25 giugno. Nella Provincia di Bolzano si potrà tornare nelle sale dal 1° luglio, e solo esibendo la certificazione verde.

Scritto da Fm
Italia tutta in 'zona bianca', i 'casi' di Valle d'Aosta e Provincia Bolzano

L'obiettivo è stato raggiunto: da lunedì 21 giugno l'Italia sarà tutta una vasta e sterminata "zona bianca".
Ad eccezione della Valle d'Aosta, che resterà in "zona gialla" (almeno fino al 27 del mese), ma nonostante questo anticipa i tempi, con una propria ordinanza firmata dal presidente Erik Lavevaz, decidendo la riapertura dal 25 giugno delle tante attività economiche che sono state in lockdown per tanti mesi, location di gioco terrestre comprese.

A supportare in questa decisione il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha firmato l'ordinanza con cui anche Calabria, Campania, Marche, Provincia autonoma di Bolzano, Sicilia, Toscana e Basilicata passeranno dal giallo al bianco, ovviamente sono stati i dati presenti nel consueto report settimanale sulla diffusione del Covid stilato dall'Istituto superiore di sanità.

IL REPORT DELL'ISTITUTO DI SANITA - Secondo il report continua il calo nell’incidenza settimanale (fra il 7 e il 13 giugno si segnalano 19 casi per 100.000 abitanti rispetto ai 26 per 100.000 abitanti registrati fra 31 maggio e 6 giugno). L’incidenza è sotto il valore di 50 per 100.000 abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio.
La campagna vaccinale progredisce velocemente e l’incidenza è a un livello che permetterebbe il contenimento dei nuovi casi.
Nel periodo 26 maggio – 8 giugno 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,69 (range 0,68– 0,73), stabile rispetto alla settimana precedente, e sotto l’uno anche nel limite superiore.
Tutte le Regioni e le Province autonome sono classificate a rischio basso secondo il decreto ministeriale del 30 aprile 2020 tranne tre: Basilicata, Friuli-Venezia Giulia e Molise, a rischio moderato. Tutte le Regioni e le Province autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.
Nessuna Regione o Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è del 6 percento, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 688 (8 giugno) a 504 (15 giugno). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (6 percento). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 4.685 (8 giugno) a 3.333 (15 giugno).
Quattro Regioni - Friuli-Venezia Giulia, Molise, Puglia e Veneto - riportano una allerta di resilienza, nessuna riporta molteplici allerte.
Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (3.961 rispetto ai 4.992 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (40,3 percento, come la scorsa settimana). In calo la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37,4 percento rispetto a 38,6 percento).
Infine, il 22,4 percento è stato diagnosticato attraverso attività di screening.
 

I COMMENTI E LE ORDINANZE, PROVINCIA BOLZANO CHIEDE IL GREEN PASS PER GIOCARE - Un quadro confortante, dopo tanti mesi difficili, che smuove la soddisfazione di chi amministra tali territori. Come Nello Musumeci, governatore della Sicilia, che in un post sulla sua pagina Facebook invita comunque alla prudenza.
"Da lunedì 21 giugno anche la Sicilia passerà in 'zona bianca'. Il raggiungimento dell'obiettivo non deve farci dimenticare che, ancora, in Sicilia sopravvivono alcuni focolai che ci hanno costretto a dover dichiarare quattro 'zone rosse. Che sia, quindi, un’estate nella massima prudenza, pensando al vaccino per chi non lo ha ancora fatto".
Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha invece firmato una propria ordinanza in tema di contenimento dei contagi da Covid-19 che prevede un alleggerimento delle misure restrittive, ma consentendo le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò dal 1° luglio 2021, nel rispetto delle misure di sicurezza e a condizione che gli avventori siano in grado di esibire la certificazione verde, cioè siano in possesso delle attestazioni rilasciate in base a specifici protocolli emanati dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige o dalle altre autorità sanitarie, comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro il Covid, la guarigione dall’infezione o l’effettuazione di un test per la rilevazione del virus con esito negativo.
“Si tratta di un ulteriore passo verso un ritorno alla normalità – commenta Kompatscher – ma questo non deve farci abbassare la guardia. Occorre proseguire, con prudenza, disciplina e senso di responsabilità, lungo questa strada, spingendo con ancora più forza su una campagna vaccinale in grado di intercettare i troppi scettici. Come dimostrato dai casi emersi nelle ultime ore, infatti, la variante delta risulta essere piuttosto pericolosa, e i ricoveri più recenti hanno riguardato proprio persone che non si erano sottoposte alla somministrazione del vaccino”.
Per quanto riguarda l’ordinanza, che entrerà in vigore alla mezzanotte tra domenica 20 e lunedì 21 giugno e sarà valida sino al 31 luglio, la novità più importante riguarda l’abolizione del divieto di spostamento. Ciò significa che le persone saranno libere di muoversi al di fuori del proprio domicilio anche in orario notturno. Altro passaggio importante quello relativo agli strumenti di protezione naso-bocca. Sarà infatti ancora obbligatorio avere con sé la mascherina (sarà sufficiente la chirurgica), ma l’obbligo di indossarla scatterà solamente nei luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione e all’aperto quando non fosse possibile mantenere la distanza interpersonale oppure in caso di assembramenti di persone. Sempre a proposito di strumenti di protezione, per le attività inerenti ai servizi alla persona rimane l’obbligo di indossare la mascherina Fffp2, ma per coloro che sono in possesso del Corona-Pass (sia personale che clienti) è sufficiente la mascherina chirurgica.
Torna, inoltre, la possibilità di organizzare eventi all’aperto con somministrazione di cibi e bevande, comprese sagre e feste di paese. I partecipanti, però, dovranno essere in possesso del Corona-Pass che certifica guarigione dal Covid-19, avvenuta vaccinazione oppure test negativo. Il Corona-Pass resta inoltre obbligatorio per partecipare alle feste dopo cerimonie civili e religiose, oppure per accedere a piscine al chiuso, palestre, centri fitness, centri benessere e centri termali. “Le recenti decisioni del governo in tema di Green-Pass – commenta il presidente della Provincia – confermano l’oculatezza delle nostre scelte, che di fatto hanno anticipato quanto ora previsto a livello nazionale”. L’ordinanza, inoltre, pur senza prevedere obblighi di sorta, raccomanda fortemente l’utilizzo delle mascherine nelle abitazioni in presenza di ospiti non conviventi. “Per quanto riguarda i ritrovi privati di più persone – conclude Kompatscher – l’appello è quello di svolgerli all’aperto. In ogni caso, soprattutto per il rispetto delle persone maggiormente a rischio, è opportuno che tutti siano muniti di Corona-Pass”.
 
LE TAPPE VERSO IL BIANCO - Dal 31 maggio sono entrate nella fascia di minor rischio Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise, il 7 giugno è stata la volta di Liguria, Veneto, Umbria e Abruzzo, il 14 giugno sono passate in bianco Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento.
 
LE REGOLE DELLA ZONA BIANCA – Oltre alla riapertura “anticipata” delle attività di gioco (inizialmente prevista dal decreto Riaperture in “zona gialla” dal 1° luglio), in zona bianca vengono mantenute solo le limitazioni inerenti gli assembramenti – come il distanziamento sociale, la sanificazione degli ambienti e delle mani, l'obbligo di indossare la mascherina - e cessa di essere applicato il coprifuoco (abolito in zona gialla dal 21 giugno).
I vari settori fin qui chiusi si apprestano quindi a ripartire: dai parchi a tema alle fiere, dalle feste di nozze ai ristoranti, alle piscine e agli impianti sportivi al chiuso, senza dimenticare gli stabilimenti termali. Tornano in attività pure le discoteche, ma con un paletto importante: non si potrà ancora ballare.
 

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