Relazione Dia: 'Gioco illegale negli affari della criminalità'
La Relazione semestrale della Dia sul secondo semestre 2016 parla anche di gioco illegale tra gli affari della criminalità.
Nella relazione della Dia sul secondo semestre 2016, presentata al Parlamento, si evidenzia come in Sicilia "permane, altresì, l’interesse della criminalità verso il gioco d’azzardo, le scommesse e i videogiochi".
Cosa nostra statunitense "risulta strutturata in maniera verticistica e ramificata innanzitutto nelle città di Philadelphia, Detroit, Chicago, New York e nelle regioni del New Jersey e del New England. Una commissione coordinerebbe l’operato delle diverse famiglie mafiose, attraverso la composizione dei contrasti interni e l’individuazione delle strategie criminali di interesse generale. Quest’ultime continuerebbero a rivolgersi verso il narcotraffico, le estorsioni, le frodi commerciali, la corruzione e l’infiltrazione nei più svariati settori dell’imprenditoria e della finanza, dove l’organizzazione si distingue per l’elevata capacità di inserirsi all’interno degli assetti societari. Una conferma, in tal senso, viene da una vasta operazione conclusa nel mese di agosto dall’F.B.I., che ha portato all’arresto di oltre 40 soggetti ritenuti affiliati a storiche famiglie di cosa nostra statunitense. Nel corso delle indagini, le Autorità federali hanno accertato, oltre alle attività estorsive connesse anche a prestiti ad usura, i forti interessi della rete criminale nel traffico di armi, nel contrabbando di sigarette, nel gioco d’azzardo e nelle frodi alle assicurazioni", si legge ancora.
Anche in Liguria "le investigazioni hanno disvelato il grande interesse degli appartenenti alle citate cosche per diversi settori 'strategici', quali il movimento terra, l’edilizia, l’import-export di prodotti alimentari, la gestione di sale giochi e di piattaforme di scommesse online".