I giochi elettromeccanici come calciobalilla, biliardi o carambole, ping pong e, più in generale, tutti quegli apparecchi ritenuti di pura abilità che non ricadono nella fattispecie del "Comma 7, lettera c)" del Tulps (Testo unico di pubblica sicurezza), potranno essere esentati dall'obbligo di omologazione. E, quindi, dal rilascio dei nulla osta di esercizio e distribuzione a cui sono ora assogettati tutti i giochi che rientrano nel mondo dell'Amusement.
La novità dovrebbe arrivare a breve, attraverso un decreto legge ad hoc, con il quale il Legislatore andrebbe quindi ad intervenire in una ulteriore revisione della normativa vigente, proponendo l'esclusione di una determinata tipologia di giochi, indicata in uno specifico elenco, per i quali non verrebbero più applicati i dettami sanciti dalla legge 388 del 2000, che comporta appunto l'obbligo di certificazione per gli apparecchi da intrattenimento, per il conseguimento dei relativi nulla osta di esercizio e distribuzione.
COSA CAMBIA E PER CHI - Con la nuova normativa, dunque, alcune tipologie di giochi potranno essere offerti nei locali pubblici senza dover essere sottoposti a tutti gli oneri amministrativi previsti per tutti gli altri apparecchi, individuando una modalità operativa alternativa, che potrebbe essere per esempio quella dell'applicazione di un “bollino” rilasciato da Adm o altra modalità similare, ancora da definire. Come da definire, del resto, è ancora oggi la lista dei giochi. Sì, perché, nonostante la modifica normativa sia stata proposta dal regolatore, il quale, sul punto, ha le idee piuttosto chiare, a doverla tradurre in legge spetta al Parlamento, dove la proposta iniziale potrebbe subire modifiche, oltre a dover trovare una giusta collocazione legislativa. Secondo quanto apprende GiocoNews.it da fonti istituzionali, tuttavia, l'idea alla base del regolatore era quella di prevedere nell'elenco degli esclusi tutti quei giochi dove si può identificare l'elemento esclusivo dell'abilità e che non siano ascrivibili alla disciplina del comma 7c. Quindi, senz'altro, saranno inclusi calcioballilla, biliardi e carambole e altri giochi meccanici. Mentre il dubbio rimane sul flipper: nonostante in questo caso è palese l'elemento dell'abilità, che renderebbe il flipper sicuramente assoggettabile a questa nuova disciplina “light”, la perplessità del regolatore emergerebbe di fronte alle ultime evoluzioni che hano caratterizzato questa tipologia di gioco, che oltre a contenere oggi un video, che lo rende più simile a un videogame, è anche collegabile in rete, rendendolo quindi diverso rispetto al gioco di base. Se, dunque, il gioco in sé sarebbe senz'altro escludibile dalle omologazioni, la nuova modalità con cui viene proposto potrebbe rappresentare un caso limite, imponendo dei distinguo. In ogni caso, di certo, non saranno inclusi in questa categoria gli apparecchi tipo "bingo flipper", per i quali sarà ancora prevista l'omologazione.
TEMPI ANCORA INCERTI - Per ora, tuttavia, la palla è in mano al legislatore, nella ricerca di uno spazio normativo adeguato e di un provvedimento legislativo che possa includere anche questa revisione delle norme sui giochi. Le quali però dovranno arrivare nel più breve tempo possibile dopo che lo scorso 30 aprile sono scaduti i termini previsti dalla normativa italiana sulle procedure di certificazioni, già prorogate dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli.
L'idea di prevedere “norme speciali” per determinate tipologie di giochi era stata già anticipata dal direttore dell'Ufficio apparecchi di Adm, Antonio Giuliani, nei mesi precedenti, dopo che era stato aperto un tavolo di confronto con l'industria dal quale erano subito emerse numerose perplessità e difficioltà applicative nell'omologazione di determinati giochi. E ora potrebbe diventare realtà, in attesa di veder fuoriuscire la nuova norma dalle camere, prima che sia troppo tardi.