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De Bertoldi (FdI): 'Europei a rischio scommesse illegali, riaprire il gioco'

25 maggio 2021 - 13:33

Il senatore De Bertoldi (FdI) chiede al Governo di riaprire le attività di gioco in concomitanza con l'avvio degli Europei di calcio, l'11 giugno, per evitare che si scommetta illegalmente.

Scritto da Redazione
De Bertoldi (FdI): 'Europei a rischio scommesse illegali, riaprire il gioco'

Giorno dopo giorno si infittiscono, in modo bipartisan, le voci della politica che chiedono al Governo di consentire la riapertura delle attività di gioco terrestre prima della data stabilita del 1° luglio, ed in tempo per l'inizio degli Europei di calcio, previsto fra due settimane.

Dopo il senatore Gianni Pittella del Partito democratico è la volta del compagno d'Aula Andrea De Bertoldi, militante nel gruppo di Fratelli d'Italia.


"Il Governo provveda a consentire le riaperture delle sale giochi in concomitanza con gli Europei di calcio che inizieranno l'11 giugno: il rischio che riaprano, come prevede il decreto, il 1° luglio, potrebbe essere fonte di alimentazione del mercato delle scommesse clandestine", sottolinea De Bertoldi, in un'interrogazione.
"Ben 44 partite su 51 della competizione continentale di calcio rischiano fortemente di essere lasciate al mercato delle scommesse illegali, considerato che dal 1° luglio in poi, gli appassionati del gioco potranno scommettere sul mercato legale o solo sulle semifinali e le finali del torneo di calcio".

"I dati resi noti dalla Guardia di finanza e dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli - rimarca il senatore, segretario della commissione Finanze - confermano come in oltre 300 giorni di chiusure delle attività ufficiali di giochi e scommesse, hanno determinato una raccolta del gioco illegale tra i 10 e i 20 miliardi di euro, con una perdita per l’Erario che nel 2020, ha sfiorato i 6 miliardi di euro e che nei primi mesi del 2021, si è attestata a -19,3 percento pari a circa 631 milioni di euro in meno".
 
"Destano pertanto sconcerto e preoccupazione l'evidente superficialità e inadeguatezza con le quali sia il Governo precedente che quello attuale hanno gestito la crisi del settore del gioco legale - conclude De Bertoldi - come dimostrano gli aiuti previsti sul fronte ristori, valutati in circa il 2,5 percento sulle perdite del fatturato, a cui si aggiungono perdite stimate in circa 200 milioni di euro, nel caso le scommesse sportive rimanessero fuori dalla fase a gironi del campionato europeo di calcio".
 

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