Uk, Bgc: 'Ban scommesse gratuite, rischio illegalità e crisi dell'ippica'
Per il Betting and gaming council un divieto di promozioni, comprese le 'scommesse gratuite', spingerebbe quasi un terzo degli scommettitori all'illegalità e toglierebbe risorse importanti all'ippica.
Nel Regno Unito è scontro fra gli industria del gioco e gli attivisti che invece vogliono affossarla in tutti i modi e per questo chiedono al Governo di introdurre un divieto completo delle promozioni degli scommettitori nelle sue imminenti riforme del Gambling Act, nonostante il 69 percento dei clienti affermi che dovrebbero essere consentite.
Il dato emerge da una nuova ricerca condotta da YouGov per conto del Betting and gaming council e rileva anche che per il 63 percento degli intervistati le promozioni una parte preziosa del proprio hobby.
È preoccupante che quasi uno su tre scommettitori (28 percento) abbia affermato che prenderebbe in considerazione le scommesse sul mercato nero se i ministri ignorassero la loro popolarità e obbligassero a un divieto draconiano.
I divieti generali sulle offerte sarebbero contrari agli scommettitori e degraderebbero gravemente l'esperienza del cliente, punendo la stragrande maggioranza degli scommettitori che scommettono in sicurezza. Il gioco d'azzardo problematico è dello 0,2 percento. Immaginate il clamore se i supermercati fossero costretti a vietare offerte e promozioni per birra e vino? Non vediamo alcuna differenza per il nostro settore.
Un divieto draconiano danneggerebbe un settore su cui decine di migliaia di persone fanno affidamento per il proprio sostentamento, allontanando gli scommettitori dall'industria regolamentata nelle braccia del gioco d'azzardo non sicuro e non regolamentato del mercato nero, dove il numero di utenti che utilizzano tali siti è raddoppiato negli ultimi anni e il l'importo della scommessa è di miliardi. Questi siti non hanno nessuno degli strumenti di gioco d'azzardo più sicuri utilizzati dall'industria regolamentata”.
Sosteniamo l'approccio 'guidato dalle prove' del Governo alla riforma del gioco d'azzardo, motivo per cui qualsiasi cambiamento dovrebbe essere attentamente mirato a proteggere i giocatori vulnerabili e quelli a rischio, non la stragrande maggioranza che scommette in sicurezza. I ministri non dovrebbero ficcare il naso nel modo in cui le persone scelgono di spendere i propri soldi, e l'ultima cosa che dovrebbero fare in questo momento è danneggiare gli affari e lo sport”.