Betting on sports: restrizioni della pubblicità dei giochi al centro
Si parla delle restrizioni della pubblicità dei giochi all’evento di Sbc 'Betting on sports', l'esempio della Spagna dopo il solco tracciato dall'Italia.
Londra - Il tema delle restrizioni da applicare alla pubblicità del gioco con vincita tiene banco anche a Londra, dove è in corso l’evento di Sbc: “Betting on sports”, alla presenza di molti operatori (e relatori) italiani e con il “caso Italia” che finisce ancora una volta al centro dell’attenzione.
Anche se nessuno dei Paesi europei ha mai pensato, prima d’ora, a un “Totally ban” come quello introdotto dal Governo italiano attraverso il decreto Dignità, alcuni Paesi, come Regno Unito e Spagna, dove il gioco rappresenta una realtà più che consolidata, stanno adottando o studiando nuove e ulteriori misure per limitare le pubblicità.
E proprio della Spagna e delle sue possibili restrizioni si parla oggi, 18 settembre, a Londra in un panel dedicato, moderato dall’italiano Christian Tirabassi: “La riforma delle leggi spagnole sul gioco d'azzardo che ha alimentato un acceso dibattito politico - spiega il consulente introducendo il panel - poiché crescono le preoccupazioni dell'industria su un nuovo governo di coalizione che assume una posizione più severa sul comparto. L’interrogativo di oggi è quindi se la grande promessa del mercato spagnolo del gioco online può risentire delle incertezze politiche e delle pressioni mediatiche. Con un grande interrogativo anche sull’impatto che i venti proibizionisti che soffiano dall’Italia possano avere un influenza nelle decisioni dei regolatori di altri Paesi”.
“Non posso dire cosa dovrebbero fare ora gli addetti ai lavori perché non spetta a me parlare di questo - spiega Olague - ma posso dire, invece, quello che non hanno fatto fino ad oggi gli operatori in quanto credo che si sia aspettato troppo e si sia agito in maniera passiva lasciando che le cose accadessero invece di intervenire in maniera proattiva e propositiva per evitare che le pressioni mediatiche e di una parte della società finissero col prevalere nell’agenda politica”.
Di certo, aggiunge il regolatore, “non si può più sottovalutare il problema e occorre anzi muoversi fin da subito prendendo il toro per le corna”.
Nonostante tutto, però, il mercato spagnolo continua a crescere. Stando ai dati diffusi da Tirabassi di Ficom Leisure il mercato spagnolo dell’online continua a crescere registrando nel Primo semestre 2019 un +13 percento. E mantenendo ancora il suo appeal: “Nonostante la situazione di incertezza - spiega l’advisor - riceviamo ogni giorno un largo interesse da parte di molti operatori che intendono entrare sul mercato spagnolo e anche per questo è bene che si raggiunga prima possibile una stabilità normativa”.