Iagr: 'Gioco, si guardi ai bonus più che alla pubblicità'
Alla Iagr Conference di Copenaghen si parla di bonus nei giochi e di protezione dei consumatori, ma vietarli non risolve il problema Gap.
Copenaghen - Altro che pubblicità del gioco: si guardi piuttosto al marketing operato dalle società di gioco attraverso i bonus offerti ai giocatori. È la riflessione proposta dall’Iagr Conference di Copenaghen, attraverso un dibattito con l'industria dedicato proprio ai bonus, moderato da Morten Ronde (International Masters of Gaming Law - Imgl), fondatore & Managing partner di Nordic Gambling.
“In un mondo in cui le logiche commerciali sono alla base della crescente saturazione della pubblicità del gioco d'azzardo, facendo emergere i rischi legati al gioco d'azzardo e - spesso - l’inadeguatezza delle disposizioni in materia di protezione dei consumatori sono oggetto di dibattito nelle singole giurisdizioni a livello internazionale, è opportuno guardare più a fondo il marketing del gioco e, in particolare, l'uso dei bonus. Guardando il fenomeno dal punto di vista degli operatori - che ritengono i bonus uno strumento chiave di marketing- e da quello del regolatore".
“Oggi - spiega - abbiamo un numero crescente di giovani tra i 18 e i 30 anni che sono in cerca di aiuto con un problema di gioco d'azzardo. Bonus e marketing hanno un impatto diretto su questo fenomeno”.