Iagr, uno sguardo al futuro del gaming e alla sicurezza
La conferenza internazionale di Copenaghen si chiude oggi, 20 settembre, guardando al futuro e alla sicurezza del gaming.
Copenaghen - Uno sguardo al futuro del gaming, in tutte le sue possibili declinazioni. Ma anche al presente e alle nuove sfide che si presentano all’industria ed ai regolatori in termini di sicurezza e gestione del rischio. Nuove, però, solo fino ad un certo punto: come evidenzia il presidente e amministratore delegato di Gli, James Maida, nel suo discorso di apertura del “Gli regulators seminar” con cui si apre anche la quarta e ultima giornata di lavori dell’Iagr Conference a Copenaghen.
Secondo Maida, infatti, non tutto ciò che viene introdotto oggi rappresenta una vera novità, perché spesso ciò che è nuovo per una giurisdizione rappresenta un qualcosa di consolidato per un’altra, che si tratta soltanto di mutuare ed applicare in quel nuovo contesto. Ferme restando le sfide dettate dall’evoluzione tecnologica che portano a nuove esigenze a livello globale.
Ed è proprio ciò di cui si parla nel seminario, con il Managing director di Gli Emea, Martin Britton e con l’italiano Marco Capozzi, responsabile della sicurezza della società di certificazione in Europa, che illustra nei dettagli come funzionano i cyber attacchi e come ci si può e ci si deve tutelare.
Per poi passare alle nuove sfide che riguardano i nuovi prodotti e servizi adottati nel gaming: come il Blockchain, e le criptovalute, la realtà virtuale, i Fantasy sports, e - ancora - le loot box presenti nei videogame, sempre più sotto gli occhi dei regolatori.
Su questo punto interviene anche Andrés Méndez Barco, Head of penetration & vulnerability testing services di Gli in Regno Unito, Alex Harberl, Regulatory development manager, Gli Europe, Sergio Suarez, Senior compliance engineer di Gli Europe e lo stesso Britton.
Per poi passare alle altre due sessioni del seminario dedicate ancora alla Cyber security con lo stesso Capozzi e al programma universitario di Gli.
Spiegando quali sono le sfide sociali che il settore sta affrontando oggi, come reagisce a queste e come potrebbe fare le cose in modo migliore. Discutendo anche dei comportamenti dei giocatori di oggi rispetto a 10 anni fa. Come si comportano i Millennials rispetto ai loro predecessori? Come vengono giocati i nuovi prodotti e come sono stati progettati per aderire alle iniziative di gioco responsabile? In che modo l'analisi dei dati può aiutare ad affrontare il problema del gioco d'azzardo? Come può l'industria affrontare il problema sociale che deve affrontare (e che, secondo alcuni, provoca), coinvolgendo sia gli operatori, che i fornitori e pure i regolatori?
Provando anche ad individuare dei modelli che i governi hanno seguito per la pubblicità sul gioco d'azzardo e l’autoregolamentazione, e l’intervento normativo molto duro del divieto di pubblicità totale. Dove il gioco d'azzardo è visto più come un vizio che come una forma di intrattenimento, la pubblicità per il gioco d'azzardo è una forma di dipendenza accattivante? Quali sono gli effetti di marketing su una società più ampia? In questo contesto, contano i contributi per le buone cause? Qual è il giusto equilibrio tra la regolamentazione del mercato e il libero scambio?
A parlarne sono: Trygve Hermansen, Advisor della Norwegian gaming and foundation authority, Gustaf Hoffsted, segretario generale della Bos, Morten Ronde, Director of education and association development di Imgl e fondatore di Nordic Gambling.
E questo panel discute le tendenze emerse nel 2018 e che cosa significa per il settore del gioco d'azzardo il futuro. Su cosa dovrebbe concentrarsi il settore? Sui mercati esistenti o sull’espansione dei servizi di gioco d'azzardo e di gioco non d'azzardo?
A parlarne sono: Nina Henningsen, Partner di Horten Law Firm, Henrik Norsk Hoffmann di Nordic Gambling, Joerg Hofmann, Senior partner di Melchers Law Firm e Alan Littler, legale di Kalff Katz & Franssen.