Il Vietnam apre alle scommesse sportive, ma con limite di puntata giornaliera
Il Ministero delle Finanze vietnamita cerca l'ok del governo per regolamentare le scommesse sportive, tra mille polemiche, e troppi limiti.
Il Vietnam potrebbe aprire la porta al mercato delle scommesse sportive. Ma il progetto di legge predisposto dal Ministero delle Finanze, oltre a scontrarsi con una dura opposizione, presenta alcune restrizioni ritenute eccessive dagli addetti ai lavori. Facendo così tramontare in origine i sogni di gloria dei possibili investitori che attendevano una regolamentazione del mercato dal 2010, quando iniziarono i primi colloqui in materia di giochi.
Nel testo predisposto dal Ministero vietnamita – inoltrato nei giorni scorsi al governo locale, in cerca di una via libra definitivo -, in effetti, si parla di un limite di puntata massima giornaliero di appena 45 dollari. Una restrizione ingiustificata secondo gli operatori che oltre ad abbattere le potenzialità del mercato, secondo loro, rappresenta anche un non senso dal punto di vista della tutela dei giocatori che si vorrebbe garantire con tale limitazione, visto che per aggirare il vincolo basterebbe far giocare una schedina da un'altra persona.
Il Ministero, nonostante i timori, ha intenzione di far partire il nuovo mercato in tempi brevi, per porre fine al crescente mercato di scommesse illegali divenuto sempre più ampio in Vietnami, come una serie di operazioni della polizia ha locale ha rivelato. Ma proprio per questo, secondo gli operatori, la regolamentazione così ipotizzata sarebbe inadeguata perché non in grado di rendere il mercato legale competitivo rispetto all'offerta illecita.