Rendere il gioco d'azzardo rispettabile come investire su Wall Street e tenere i soldi negli Stati Uniti.
E' l'obiettivo del miliardario americano Ted Leonsis, uno degli artefici della storica decisione della Corte suprema che ha gettato le basi per la legalizzazione del gioco nel Paese, sottraendolo alla criminalità organizzata e a Stati con regolamentazioni più "rilassate".
"Prendiamo questa economia sommersa che esploderà ancora di più con bitcoin e il dark web, e portiamola alla luce", ha detto Leonsis, parlando a "Forbes 30 Under 30", un evento organizzato da Forbes, la celebre rivista statunitense di economia. "E se riusciremo a farlo genererà più posti di lavoro, ed entrate fiscali".
Nel giugno 2010, Leonsis ha fondato Monumental Sports and Entertainment, una compagnia di attività sportive che possiede i Washington Mystics (vincitori del Wnba championship) e i Washington Capitals (vincitori del Nhl championship), un terzo del canale via cavo locale Nbc Sports Washington e due terzi del sito sportivo in streaming Monumental Sports, ad esempio. A dicembre 2018, i Washington Capitals erano valutati a 725 milioni di dollari, secondo i numeri di Forbes, e Leonsis possiede una fortuna valutata 1,3 miliardi di dollari, che ha generato entrate per "mezzo miliardo di dollari" l'anno scorso.
Ma a differenza di molte altre aziende che cercano usi alternativi per gli immobili di cui sono proprietari quando non vengono utilizzati per il loro scopo principale, Leonsis afferma che il mondo dello sport ha ampiamente ceduto ai tempi morti quando non guadagnano denaro mentre i loro stadi sono inattivi. Dalla decisione della Corte Suprema dello scorso anno, Leonsis afferma che gli piacerebbe vedere le sue proprietà sportive essere utilizzate come strutture di gioco di alto livello, o sale per le scommesse sportive, simili ai casinò quando non si svolgono eventi.
Per far sì che ciò accada, Leonsis sta rivalutando pensando a un nuovo concept per le sale scommesse, senza i classici tappeti rossi, i cocktail, le spesse nuvole di fumo di sigaretta e l'aria condizionata. "Dovrebbe essere come Wall Street", ha detto Leonsis. "Dovrebbe essere come i Genius Bar di Apple (i locali dove i clienti possono ricevere consigli tecnici o effettuare riparazioni per i loro prodotti, Ndr)". A tal fine, Leonsis il mese scorso ha firmato un accordo con il bookmaker del Regno Unito William Hill per fornire sale da gioco nel suo stadio.
Un nuovo modo di percepire e far percepire il gioco, che potrebbe presto trovare proseliti anche nel nostro Paese, magari utile a far rivalutare il settore agli occhi dell'opinione pubblica.
Dalla decisione della Corte suprema nel maggio dello scorso anno fino a luglio di quest'anno, i giocatori d'azzardo hanno speso 10 miliardi di dollari negli Stati Uniti, secondo il Legal Sports Report. Ma anche se le nuove entrate hanno già iniziato a fluire, abbondano le polemiche circa il potenziale impatto del collocamento delle strutture di gioco in luoghi destinati all'intrattenimento familiare.
Dieci anni fa Leonsis ha identificato quella che chiama "gamification" o gioco d'azzardo come una delle tre nuove opportunità tecnologiche che avrebbero avuto un impatto sul business sportivo. Oltre al suo lavoro per legalizzare i luoghi di gioco tradizionali, Leonsis ha aderito a un investimento di 153 milioni di dollari in Draft Kings, la startup che consente ai fan di costruire le proprie squadre sportive utilizzando giocatori reali e di competere, a pagamento, in base a statistiche degli sport reali. Le altre due "novità" che hanno attirato l'attenzione di Leonsis come possibili perturbatori dello sport business sono stati gli esports (ora è un investitore nei competitor dei videogiochi del Team Liquid) e lo streaming televisivo (Monumental Sports ha trasmesso in streaming 600 ore di riprese l'anno scorso).