Norvegia, il Governo: 'Diritto di recesso, escludere il gioco con vincita in denaro'

Il gioco d'azzardo dovrebbe essere escluso dagli ambiti di applicazione degli accordi tra consumatori e imprese poiché i requisiti per l'informazione preventiva e il diritto di recesso sono "difficili da implementare" per questo tipo di attività.

A sostenerlo è il ministero norvegese per i Bambini e le famiglie.

La normativa sul diritto di recesso risale al 2014 ed implementa una direttiva sui diritti dei consumatori dell'Ue del 2011 nella legge norvegese, disciplinando, fra l'altro, le informazioni che un'azienda deve fornire prima di stipulare un accordo con un consumatore, oltre a concedere a detto cliente 14 giorni per recedere dal contratto.

Mentre la direttiva Ue contiene una clausola che dispensava i giochi d'azzardo dalle disposizioni, la legge norvegese non contempla tale esenzione. Da qui la proposta del ministero, che segue una serie di consultazioni intraprese con enti governativi, istituzioni accademiche, organizzazioni politiche, imprese di gioco e Ong.

L'iniziativa del ministero ha incontrato il plauso dell'associazione di categoria del gioco online del Paese, la Norsk bransjeforening for onlinespill, che però muove un appunto in materia di contrasto all'illegalità. "La Nbo comprende il desiderio del ministero di modificare la legge sul diritto di recesso in modo che sia più in linea con il rapporto dei consumatori di oggi con il gioco d'azzardo. È un principio fondamentale nella politica norvegese 'incanalare l'attività di gioco d'azzardo verso offerte sicure e affidabili che sono soggette al controllo pubblico. E per riuscirci, 'i giochi offerti da Norsk Tipping e Norsk Rikstoto devono avere una competitività sufficiente ed essere di facile utilizzo. Non è così, con o senza gli emendamenti alla legge sul diritto di cancellazione".