skin

Picchi (Confcommercio Toscana): “Al via collaborazione tra esercizi e enti locali”

27 settembre 2022 - 18:23

Il vicedirettore di Confcommercio Toscana, interviene al webinar organizzato da Fipe annunciando la partenza di un tavolo regionale collaborativo tra imprese ed enti locali.

Scritto da Daniele Duso
GianniPicchi.PNG

“Nel dialogo con la Regione saranno messe in atto azioni per tutelare le persone a rischio Gap, ma tutelando nel contempo anche la categoria di chi lavora in tutta onestà”.
Nel suo intervento al webinar “La tutela dei consumatori nei giochi pubblici. Gli esercenti tra regolazione e responsabilità”, realizzato dalla Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi oggi, 27 settembre, Gianni Picchi, vicedirettore Confcommercio Toscana ha annunciato l’avvio di una collaborazione tra enti locali e operatori del gioco a livello regionale.

In Regione abbiamo trovato grande sensibilità”, spiega Picchi intervenendo sul tema ‘Formazione e responsabilità degli esercenti’. E spiega come l’accordo sia “frutto di lavoro fatto anche negli anni precedenti”.

Illustra come “in assenza di una legge quadro le Regioni abbiano fatto valere il loro diritto a legiferare”, così anche in Toscana, con una normativa regionale che prevede una serie di misure che vanno a sostegno dei soggetti ludopatici, imponendo anche una serie di obblighi e divieti per i gestori. 

E illustra le riflessioni che hanno portato a trovare un accordo con la Regione, e quindi con Asl e enti locali, “per tutelare queste persone fragili ma anche il lavoro onesto e legale di imprese che lavorano per lo Stato”.

Riflessioni basate sulla consapevolezza che “il gioco illegale, oltre a sottrarre risorse importanti allo Stato, espone i soggetti più deboli ad una vulnerabilità altissima”, ma anche sulla conoscenza dell’attualità, fatta oggi in gran parte di gioco online, “che ultimamente ha preso campo, e che non ha problemi né di distanze né di orari”. E infine la considerazione che “la dipendenza non si cura con il proibizionismo, e a dirlo non è la Confcommercio, ma lo dicono alcuni importanti psichiatri”. Questi i concetti sui quali si è aperto un dialogo costruttivo con la Regione Toscana.

Un accordo che si fonda su tre direttive, spiega Picchi: “consapevolezza, monitoraggio, legalità. Solo una collaborazione con tutti gli attori può incidere sul problema, ma occorre tener conto che la formazione deve contemplare, per tutti, gli stessi contenuti, così da poter poi essere in grado di parlare la stessa lingua”.

Sono 1400 le aziende toscane attive nel settore del gioco che dovranno fare la formazione, illustra il vicepresidente di Confcommercio Toscana, “abbiamo chiesto che questa formazione sia veramente un servizio per la collettività, nella tutela delle imprese. Nell’accordo con la Regione è previsto che chi parteciperà a queste attività di formazione riceverà un marchio ben identificabile”.

E poi l’annuncio che “al tavolo tecnico parteciperà anche un rappresentante delle associazioni dei gestori. A breve daremo la possibilità a tutti di essere formati, ma la novità è questa collaborazione tra imprese e attori pubblici”.

Altri articoli su

Articoli correlati