“I tempi del riordino del gioco fisico si stanno dilatando e tutto dipende dallo stallo delle trattative con le Regioni, che non vogliono tornare indietro sul discorso delle distanze dai luoghi sensibili. Questo potrebbe portarci a un ulteriore regime di proroga per tutti i giochi in scadenza. Inoltre, con l’arrivo della legge di bilancio, possiamo attenderci ulteriori misure sul gioco mentre si va avanti con le gare per il riordino online.”
Interessantissimo e denso di contenuti l’intervento del direttore dei giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Mario Lollobrigida, nell’ambito del Forum Acadi-Confcommercio, in programma oggi nella sede dell’ente a Roma, in piazza Belli, in cui è stato presentato il Bilancio di sostenibilità 2023 del comparto del gioco pubblico.
Ma approfondiamo tutti i punti con le parole del direttore: “Le Regioni, come detto, non vogliono tornare indietro e quindi modificare o rimuovere le misure in questione che, è ormai acclarato, non servono a nulla per arginare il gioco d’azzardo e la ludopatia. Anzi, il giocatore può spostarsi dove vuole e ciò è dove questi vincoli non ci sono. Inoltre", prosegue Lollobrigida, "i player da PC e smartphone possono raggiungere agevolmente tutta l’offerta del gioco pubblico online con un incremento di questo segmento a due cifre anno su anno, oltre a un aumento considerevole dei conti gioco. Un’altra criticità è rappresentata dal gioco illegale: è facile aprire dei corner con PC collegati a un ‘punto com’ in barba alle distanze, che ovviamente non vengono rispettate perché non fanno parte del gioco legale e non possono essere vietate.”
Impossibile, quindi, vedere la luce in fondo al tunnel? “C’è ancora speranza, ci sono aperture come un documento che circola del settore bilancio di alcune Regioni che analizza correttamente la situazione. Ma se non si supera questo scoglio, cade tutto il resto del riordino. Possiamo ovviamente ottimizzare la distribuzione del gioco sul territorio, ma senza mettere mano a questi provvedimenti rischiamo di non andare avanti.”
Da qui l’amara conseguenza: “Siamo molto vicini a una nuova stagione di proroghe. Le concessioni AWP, VLT, bingo e scommesse potrebbero essere prorogate nella prossima legge di bilancio. Ripeto, tutte le misure sono figlie di questo primo importantissimo punto. Il blocco è anche quello della formazione, che ha dei costi, ma se i concessionari non hanno certezza di poter operare nel tempo, non possono e non devono sobbarcarsi ulteriori costi. La formazione potrebbe anche partire senza il riordino, ma i costi non sono banali. Abbiamo molte proposte e siamo convinti che serve una base univoca di formazione e aumentare la professionalità di un esercente più formato e preparato può servire a intervenire su fenomeni di gioco d’azzardo patologico.”
Lollobrigida ha anche parlato degli attacchi continui mediatici della Chiesa e degli operatori della salute al settore del gioco: “È una narrativa piena di errori perché si guarda solo alla raccolta e non alla spesa, che invece è sostenibile per la totalità delle famiglie. Ovviamente ci sono dei giocatori disturbati, ma se si intervistano solo loro, è facile che la narrativa sia sempre la stessa. Per questo la formazione è importante.”
In risposta al presidente Stoppani e a Giorgio Mulé, Lollobrigida ha assicurato che “nella delega fiscale c’è l’istituzione di una consulta permanente del settore dei giochi, dove saranno presenti le associazioni di categoria e gli esperti del settore. Sull’esclusione e l’auto-esclusione stiamo analizzando vari studi e se il MEF decide di attivare anche questa azione, siamo pronti. Tuttavia, non si tratta di un lavoro facile e immediato.”
E poi il finale sulla legge di bilancio: “Aspettiamoci qualche intervento sul gioco pubblico nel documento di fine anno. Intanto andiamo avanti con la gara online e, appena ne avremo la possibilità con tutto il resto”, ha concluso Lollobrigida.