Giuliani (Adm): ‘Linguaggio cruciale per far uscire il gioco dal suo ghetto’

Illuminante e assolutamente interessante l’intervento del dirigente dell’Ufficio gioco a distanza e scommesse Dott. Antonio Giuliani, nel corso della presentazione del progetto condotto da BVA Doxa e dalla BVA Nudge Consulting dal titolo “Gentilmente Responsabili – Le scienze comportamentali per un gioco consapevole” nella prestigiosa sede della Università Lumsa, Sala Pia.

Giuliani ha iniziato a parlare del linguaggio in senso generale: “Sento spesso dire che il giocatore italiano sia pronto a passare improvvisamente e senza nessuna remora al gioco illegale ad ogni cambio di condizione o riduzione di vantaggi o payout. Ma mi chiedo: che immagine diamo dello stesso? Se il regolatore cambia le regole significa che tutti i player sono pronti a cadere tra le braccia di società senza licenza? È un rischio possibile ma stiamo dipingendo il giocatore come immorale e spregiudicato e contestualmente non facciamo il bene del settore. In questo senso, come per questo esempio, il linguaggio diventa fondamentale.”

Ma parlare di gioco in Italia non è semplice: “Non possiamo parlare di gaming altrimenti sembra che stiamo incitando all’azzardo ma è sbagliato tutto ciò. Dovremmo parlarne al di fuori del nostro cenacolo - prosegue Giuliani - e imparare a confrontarci e uscire da questo circolo chiuso. Ad esempio dovremmo parlarne nelle scuole. Capisco che per molti sarebbe una provocazione ma se vogliamo davvero combattere il gioco patologico e promuovere un puto intrattenimento e divertimento dovremo parlarne proprio a chi si sta approcciando o magari si è già avviato al gioco come sotterfugio. Mi piacerebbe si potesse parlare con persone di questo tipo, a pubblici diversi e in posti differenti. Sarebbe un modo giusto per uscire da una visione ristretta del gioco brutto sporto e cattivo. Le scelte comportamentali potrebbero aiutarci a uscire dal nostro ghetto e di evitare di finire nel sogno e nel bisogno di vincere per passare al puro intrattenimento.”