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Ige 2024: trasformare diversificazione in vantaggio: multicanalità e omnicanalità nel gaming online

19 aprile 2024 - 12:59

Trasformare la diversificazione in vantaggio: multicanalità e omnicanalità nel gioco online è il tema della tavola rotonda in agenda all'Italian gaming expo & conference 2024 a Roma.

Scritto da Cc
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Roma Trasformare la diversificazione in vantaggio: multicanalità e omnicanalità nel gaming online. Questi i temi analizzati nel corso della tavola rotonda di oggi, venerdì 19 aprile, presso il Palazzo dei congressi a Roma, nell'ambito di Ige - Italian gaming expo & conference 2024.

 

A introdurre l’argomento è Mauro De Fabritiis, founder Mdf partners: “Abbiamo un mercato che in Europa è secondo soltanto a quello britannico. Comparando i dati tra il 2019 e il 2023, nonostante il retail abbia ripreso, l’online ha più che duplicato. Nella parte online il mercato ha raggiunto i 4,3 miliardi nel 2023 con un forte traino condotto dal casinò e dal betting che segue con una spinta crescente. Significativo è il dato che in un mercato crescente, dove anche il fisico ha ripreso quota, l’incidenza dell’online sia passata dal 9 percento del 2019 al 21 percento del 2023. La pandemia, dunque, ha creato un’accelerazione per il processo digitalizzazione che non si è arrestata dopo la pandemia.”

Subito dopo interviene Andrea Manusardi, Senior research manager, Bva Doxa che introduce i dati del sondaggio condotto da Doxa sui giocatori: “Volevamo indagare il punto di vista del consumatore, chiedere alle persone il loro comportamento e come si muovono tra un canale e un altro. Abbiamo fatto 500 interviste a utenti online, iscritti a concessionari operanti su due canali, con un’età media di 40 anni e di sesso maschile. Dallo studio emerge che i player hanno un comportamento diversificato, giocano online ma non disdegnano l’offline, il che vuol dire che non sono necessariamente due mondi separati. Ci sono delle differenze: ad esempio tutto il mondo delle lotterie e gratta e vinci è molto più fisico rispetto alle scommesse e dei casinò che sono molto più online. Il comportamento del giocatore è dunque trasversale in funzione dei giochi e delle esperienze che si vogliono vivere.”

Alessandro Fiumara, managing director digital & betting - Ceo Gbo Italy Lottomatica, aggiunge a riguardo: “Omnicanalità significa che lo stesso utente usufruisce di un’esperienza di gioco su due canali diversi, il fisico e il digitale. Nella maggioranza dei casi si prende un giocatore che nasce sul retail e lo si porta a provare un’esperienza digitale. Per fargli utilizzare entrambi i canali bisogna facilitarne esperienza di gioco ed è allo stesso tempo importante ricordarsi dell’esercente che deve non deve vedere questo processo come una minaccia. Il covid ha accelerato un processo già cominciato.”

“É fondamentale – conclude Fiumara - assicurarsi che le esperienze siano vicine e bisogna trovare nell’online le stesse esperienze che ha trovato nel fisico. Bisogna pertanto facilitare il passaggio, per esempio con l’introduzione dello spid che rende più agevole il processo.”

Alessandro Graziosi, Chief digital officer di Snaitech, torna anche lui sull’argomento: “La migrazione di utenza sul digitale è avvenuta forzatamente con il covid quando si aveva più tempo disponibile e non si poteva usare il canale tradizionale: per prima cosa il player ha deciso di spostarsi sull’offerta di gioco digitale ma questo processo lo ha subito sulla propria pelle. Il gestore ha guardato il fenomeno è ha reagito in due modi: nel primo caso ha pensato di avere questo strumento e quindi l’atteggiamento è stato quello di appoggiare la causa; il secondo è stato quello di stringere denti e di non lasciare spazio all’online. Dopo la fine del lockdown è successo che il retail ha ripreso vigore senza che questo andasse a scapito dell’online. Chi ha sposato la causa non ha avuto danni perché le persone sono tornate sul punto vendita, chi invece non ha aperto all’online pensa di aver fatto bene: l’argomento in sintesi è ancora un tema da affrontare.”

Marco Bedendo, direttore generale di Microgame, sottolinea invece di essere rimasto sorpreso dai dati: “La penetrazione online – spiega – forse è superiore per la media degli intervistati che è di circa di 38 anni. Probabilmente con una media più elevata i dati sarebbero più bassi. Non mi sorprende che le scommesse siano il prodotto con la maggiore penetrazione online perché offre le stesse possibilità di gioco dell’offline. Volevo focalizzarmi sui casinò games, invece, dove in questo momento la proposta retail è differente rispetto a quella online. Si sta verificando da qualche anno un trasferimento sempre più da retail all’online e si comincia a giocare online in diversi momenti perché gli operatori hanno cominciato a introdurre sempre più contenuti di gioco comuni.”

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