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Report Luiss, Turchi (Adm): 'Indicazioni alla politica per riforma equilibrata del gioco’

03 ottobre 2023 - 12:12

Il funzionario di Adm sottolinea come il sistema concessorio sia un elemento fondamentale per garantire la legalità del sistema gioco in Italia.

Scritto da Ac
Luca Turchi, Dirigente Ufficio controlli giochi della Direzione giochi, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.png

Roma - "Abbiamo visto il settore del gioco crescere anno dopo anno perché facendo fronte comune tra regolatore, Stato, concessionari, forze di polizia, e i tanti piccoli punti vendita, è stato fatto in modo che pian piano le illegalità venissero emarginate da questo settore industriale". Questa la prima sottolineatura di Luca Turchi, dirigente Ufficio controlli giochi della Direzione giochi, Agenzia delle dogane e dei monopoli, nel suo intervento all’evento “Sostenibilità, Responsabilità e legalità del gioco pubblico in Italia”, organizzato dalla Luiss Business School. 

Dopo aver sottolineato i tanti temi toccati dagli interventi degli esperti e definisce "splendido" il lavoro di Ipsos e business school. Ricorda che quest'anno ricorrono i 75 anni dall'emanazione della norma fondamentale per il settore del gioco, decreto legislativo 496 del 1948, la quale dice che l'attività di gioco è esercitata dallo Stato ma che può essere data in concessione anche a soggetti privati. "È una norma vecchissima ma ancora importante, è che dobbiamo mantenere viva, perché il sistema concessorio è un elemento fondamentale per garantire la legalità del sistema gioco in Italia, un sistema che coinvolge tantissimi stakeholder".

Ricorda quindi che "nel tempo tantissimi piccoli concessionari sono stati fatti fuori dal mercato, ma sono le regole del mercato, le regole della concorrenza. Si è così arrivati a un sistema in cui due terzi del mercato sono realizzati da una decina di società multinazionali. Questo non è avvenuto solo in Italia ma anche all'estero, ma il sistema italiano è stato anche un po' copiato all'estero, non solo all'interno dei paesi dell'Unione Europea, ma anche all'esterno. Ciò significa che tutto quello che si è realizzato è apprezzabile e apprezzato".

E parlando della prossima riforma del settore aggiunge che "anche oggi, con la legge Delega, ci troviamo di fronte ad una sfida importante. Con quei dodici miliardi che entrano dal settore dei giochi si finanzia tutto, si finanziano scuole e si finanzia la sanità e molto altro. E sul tema dell'illegalità è importante considerare che toglie all'erario altri 2 miliardi circa".

Anche sull'attività dell'agenzia dogane e Monopoli Turchi sottolinea come tutto sia migliorabile, e spiega come, ad esempio, la carenza di personale patita dall'agenzia in questi anni abbia inciso molto soprattutto a livello di sedi locali. Sì dice tuttavia soddisfatto, il funzionario Adm, nel notare che la percezione del gioco illegale sia in diminuzione. "Significa", spiega, "che stanno funzionando quelle operazioni svolte in sinergia sia dall'amministrazione con le forze di polizia, ma anche quelle attività che sono state condotte con i concessionari e con i punti vendita del gioco".

"Ritengo che sia stato condotto anche un importante lavoro di collaborazione con i concessionari del gioco online", aggiunge ancora il dirigente Adm, "per evitare quelle patologie che pur risultando molto inferiori rispetto a quello che è il dato fisiologico, sono tuttora presenti. Ma ritengo che sia sulle criticità laddove noi dobbiamo concentrarci come amministrazione pubblica, dobbiamo favorire attraverso l'interlocuzione con altri ministeri, con le Asl, la lotta a quelle situazioni che mettono in pericolo soggetti fragili, che rischiano di essere aggrediti dal settore del gioco, sia online che sulla rete fisica".

"Sintetizzando in una parola i vari aspetti che ci vengono chiesti dalla legge delega, ma anche dagli stakeholder, e penso che la parola sia equilibrio. Solo così potremo fare nei prossimi mesi, e nei prossimi anni, del bene al nostro settore. Mi auguro quindi che si sviluppano i meccanismi che permettono a tutti i giocatori la conoscenza del gioco, si sviluppi la conoscenza nei confronti delle autorità politiche che dovranno prendere delle decisioni nei prossimi mesi, e che questa conoscenza sia sviluppata a 360 gradi perché possano ben risultare le problematiche presenti laddove il settore del gioco non ha regole certe cose, mettendo in difficoltà sia gli investitori che il giocatore che vuole solo divertirsi. Per questo sarà nostra cura dare tutte le informazioni all'autorità politica perché si realizzi questo equilibrio".

 

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