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Riforma antiriciclaggio Ue, Albano (Mef): 'Più attenzione ad alcuni settori, gioco compreso'

13 luglio 2023 - 14:17

Nel talk dedicato alla riforma della normativa sull'antiriciclaggio, la sottosegretaria Albano (Mef) e i parlamentari Scurria (FdI) e Del Barba (Iv) focalizzano l'attenzione anche sul gioco pubblico.

Scritto da Redazione
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È importante il tema dell'antiriciclaggio: proprio ieri la Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge per la riforma fiscale che vuole rafforzare e semplificare continuando la lotta al riciclaggio e alla criminalità. Il Governo sta lavorando ad un'armonizzazione con la Direttiva europea anche alla luce della scelta di Roma come sede italiana della nuova autorità Europea antiriciclaggio. In alcuni settori specifici, come quello del gioco, ci sarà una maggiore attenzione”.

 

A dirlo è Lucia Albano, sottosegretaria al ministero dell'Economia e delle finanze, nel corso del talk "Rafforzare la lotta al riciclaggio di denaro, le nuove sfide tra normativa nazionale ed europea", promosso da The watcher post oggi, 13 luglio.

 

L'evento ha visto anche l'intervento di Marco Scurria, senatore per Fratelli d'Italia e segretario della commissione Politiche Ue del Senato: “Penso che questa direttiva sia proprio il paradigma di come funziona il rapporto tra Unione europea e Stati membri, dato che l'Europa nasce proprio per permettere agli Stati di fare meglio quello che da soli non riescono a fare, ma senza entrare in logiche che gli Stati già da soli governano.

Sulla normativa antiriciclaggio l'Italia potrebbe far scuola a livello internazionale, l'Unione europea in tal senso rischia di mettere dei paletti che creano problemi ai cittadini e alle imprese. Il settore del gioco è un settore particolare, qui non arriva il terrorista dicendo che vuole investire, ma arrivano persone normali con i loro soldi e che intendono giocare e fare quello che la legge prevede, ma attenzione se questo diventa complicato, il mondo del gioco illegale è dietro l'angolo.

Se completiamo la vita spingiamo i cittadini su strade dalle quali poi difficilmente si torna indietro, ossia quelle del contatto con la criminalità. Peraltro complicando la vita a chi lavora, alle aziende, e per di più limitando l’entrate dell'Erario.

La nostra visione d'Europa è un'Europa che aiuti cittadini e imprese a fare meglio e non a entrare nella singola vita di cittadini e imprese andando a normare qualcosa che già è regolamentato, perché, ripeto l'Italia ha una regolamentazione d'eccellenza e non ci sarebbe bisogno di una regolamentazione europea che va a complicarci la vita”.

Mauro Del Barba, deputato di Italia viva e segretario della commissione Finanze alla Camera, afferma: “Sono anch'io convinto che in tema di antiriciclaggio l'Italia possa insegnare agli altri Paesi; è da decenni che l'Italia pratica l'antiriciclaggio in maniera efficace, d'altro canto è assolutamente necessario che la normativa venga normalizzata a livello europeo.

Certo, il timore è che l'Europa non tenga particolarmente in considerazione l'esperienza italiana, ma questo è un aspetto inevitabile.

Noi italiani dobbiamo imparare ad essere più presenti in Europa quando le norme vengono concepite e questo poi alla fine ci penalizza.

Venendo alla questione del trade off, l'antiriciclaggio è fondamentale: più noi consentiamo al denaro sporco di riciclarsi è più otterremo un inquinamento delle logiche del mercato.

Certo, andando a sopprimere degli spazi di manovra si spingono i soggetti a sconfinare nell'illegalità, ottenendo esattamente l'effetto opposto. Ci sono dei momenti in cui il ragionamento deve diventare esclusivamente tecnico. Che è la pesantezza delle norme che ne determina l'inefficacia”.


 

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