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Riordino gioco, Vaccari (Pd): 'Stati generali degli stakeholder per ragionare su norme'

11 febbraio 2025 - 13:20

Al convegno 'Gioco legale: serve una riforma' Stefano Vaccari (Pd) propone concertazione sul riordino, mettendo al centro tutela di salute, giocatore e imprese legali.

Scritto da Cc
Stefano Vaccari, deputato del Partito democratico

Stefano Vaccari, deputato del Partito democratico

Roma - “Secondo noi si sentiva il bisogno del confronto e questa volta la politica ha offerto una sede di confronto tra le varie posizioni per vedere se ci sono punti di convergenza. Fino ad oggi ognuno ha difeso la propria posizione e da parte del Governo non c’è stata la volontà di conciliare le varie posizioni. A partire da questa mattina mi auguro che si possa indicare una strada di confronto su molte delle questioni ricordate. Il Governo si è dimostrato interessato a questo evento,  mi auguro che si possa costruire una relazione superando le diffidenze reciproche."

È l'auspicio formulato da Stefano Vaccari, deputato del Partito democratico, nell'ambito del convegno "Gioco legale: serve una riforma", in agenda martedì 11 febbraio alla Camera.

Il deputato dem quindi sottolinea: "Secondo noi se il Governo prima di mettere fuori il decreto di attuazione della legge delega sul gioco fisico convocasse degli stati generali che mettano insieme portatori di interessi come imprese, regioni e comuni con un intreccio tra economia, salute e sociale ciò gioverebbe al risultato finale di un approdo normativo che rischia di lasciare indietro dei pezzi. Così altrimenti facciamo una stratificazione normativa anno dopo anno fatta di rinvii e proroghe che ha prodotto interstizi pericolosi accattivanti per la criminalità organizzata. Gli stati generali del gioco potrebbero mettere nero su bianco sulle argomentazioni e aiutare il lavoro della Conferenza delle regioni. Può essere un punto importante per mettere al centro le persone, la tutela della salute. Serve comunque ragionare su dei luoghi dove bisogna comportarsi in modo diverso per la presenza dei fragili. Serve la formazione specifica per addetti all’approccio di contrasto alla ludopatia. Nel momento in cui mi viene tolto l’osservatorio sul gioco e lo si sostituisce con uno per tutte le dipendenze, è chiaro che c’è una contraddizione molto forte rispetto anche alle volontà espresse.”

Vaccari quindi conclude: "Serve un lavoro che coinvolga tutti gli stakeholder ma correndo dietro alle continue proroghe anche il mondo dell’impresa fa fatica a pianificare investimenti per migliorare l’offerta. Bisogna quindi provare a fare questo sforzo ulteriore sapendo che alla base dei ragionamenti c’è una riduzione dell’offerta di gioco, complessivamente presa perché altrimenti rischiamo di non comprendere quale sia stato l’effetto di una smisurata costruzione di questo sistema. Dobbiamo innanzitutto creare un solco grande tra le imprese che rispettano la legge e il gioco illegale, potenziando le attività di controllo e repressione. Se la riforma è cominciata in modo sbagliato, serve provare a vedere se si riesce a recuperare e aggredire i nodi di pubblicità, coinvolgimento del terzo settore e tutela del giocatore”.

 

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